Il libro racconta le vicende di una giovane donna dal nome illustre costretta a farsi monaca di clausura. Oltre alle ragioni dichiarate, e consuete, di tali imposizioni, come le gravose condizioni finanziarie della famiglia ormai in disgrazia dopo la morte del padre, si intravedono altre segrete e ambigue motivazioni. L'aspirazione di emancipazione della protagonista si affianca al desiderio di indipendenza dal regime borbonico del popolo napoletano.
Enrichetta Caracciolo di Forino (Napoli, 17 febbraio 1821 Napoli, 17 marzo 1901) è stata una patriota e scrittrice italiana.
Enrichetta è un'interessante figura femminile del Risorgimento italiano: costretta dalla madre alla monacazione, si liberò dai voti e divenne un'attiva garibaldina. La maggior parte delle notizie che si posseggono sulla sua vita provengono dall'opera autobiografica Misteri del chiostro napoletano, apparsa a Firenze nel 1864. Le memorie, nate verosimilmente come diario privato di una sofferta esperienza di vita, si caricarono nel tempo di molto risentimento. Divennero tuttavia una dignitosa e fortunata opera letteraria, intinta di romanzesco e di politico, grazie alla "ricomposizione" del filologo greco Spiridione Zambelli, la "correzione" del banchiere massone Adriano Lemmi e le "carezze allo stile" del riformatore religioso e pedagogista Stanislao Bianciardi. Pertanto vanno usate con cautela per la ricostruzione biografica della vicenda di Enrichetta Caracciolo di Forino.