Il nero contrario di Merlino, ecco Morgana. Solo l'incanto verde dei suoi occhi rimane intatto, da quando a due anni accoglie Merlino come padre e maestro, a quando per l'ultima volta lo fissa, prima di addormentarsi per sempre, accanto ad Artù, nell'immenso mausoleo di Avalon. Nel frattempo l'indissolubile legame d'amore e d'odio che tiene avvinte queste tre vite, ha creato e distrutto un mondo. Nella Valle senza Ritorno, al riparo delle scogliere di Avalon, la formidabile Regina cerca nel crimine individuale la vendetta contro il male che domina l'universo. La sua mente è gelida come il marmo del tavolo di dissezione su cui scruta l'uomo. Il suo corpo, veleno dei sensi, si scalda nell'amplesso come quello di una concubina. Libera da ogni vincolo morale, regala piacere e infligge dolore con identica impassibilità. Unica sua debolezza è l'amore incestuoso per il fratello Artù. Mordred, concepito e allevato per annientare la Tavola Rotonda, sarà il suo ariete da guerra. Artù incarna la giustizia e la giustezza di Merlino, Morgana il conturbante capolavoro della sua scienza. L'uno insegue il sogno di una società possibile, l'altra la perfezione di un mondo astratto. Perché giunga il tempo degli uomini, Artù distrugge città e fortezze. Affinché il suo disegno non si compia, Morgana le costruisce, purificate di ogni umanità e, come il più valente degli architetti, le rende infallibili quanto le leggi della natura. Il tormento della donna più bella d'Occidente è amare rifiutando l'idea stessa dell'amore, essere desiderata da tutti, desiderando soltanto chi non si può desiderare. Tramonta l'età dell'oro, sogno di Merlino, avanza l'epoca arturiana, miscuglio di cavalleria, intrighi e tradimenti, ma le trame della nera Regina non possono essere rescisse con un colpo di spada. La sua è una presenza necessaria, come la luce per la tenebra, l'ordine per il caos, la ragione per la storia.