"My Life" di Bill Clinton, ex presidente degli Stati Uniti, racconta una storia intensamente americana, quella di un uomo che decide di mettersi al servizio del proprio paese e compie l'improbabile viaggio da un'oscura cittadina dell'Arkansas fino alla Casa Bianca. Il cammino è lungo e, fin dall'inizio, non privo di ostacoli. Nato dopo la morte del padre, cresciuto in una famiglia difficile, tra una madre vivace e affettuosa e un patrigno violento (ma amato al punto di assumerne il cognome), il giovane Bill Clinton trova dentro di sé la forza per costruire il proprio futuro. Durante gli studi universitari - a Georgetown, a Oxford e a Yale, dove si laurea in giurisprudenza - avvengono due incontri destinati a cambiare la sua vita: quello con la politica, una passione che lo porterà a ricoprire per cinque volte la carica di governatore dell'Arkansas, e quello con Hillary Rodham, la donna che sarebbe diventata sua moglie e la sua prima collaboratrice. La determinazione a migliorare le condizioni di vita degli americani, l'impegno nella lotta per i diritti civili, la fiducia nel ruolo determinante della middle-class, l'attenzione per i temi del lavoro, della scuola, della sanità e della sicurezza ne faranno il candidato ideale del Partito democratico alle elezioni presidenziali del 1992 e gli garantiranno la vittoria, che coglierà nuovamente nel 1996. Sino all'uscita di scena al termine del secondo mandato e dopo un atto di grave imprudenza personale, che offrì ai suoi nemici l'opportunità di scatenare contro di lui un attacco che mise in pericolo la stessa presidenza. Oltre a ricostruire tutte queste vicende, quelle note e quelle meno note, e a rivelarne i talora sorprendenti retroscena (per esempio, per convincere Rabin e Arafat a stringersi la mano davanti alle telecamere fu necessario ricorrere alle più sottili arti della diplomazia), il libro del presidente Clinton offre un resoconto minuzioso della vita quotidiana alla Casa Bianca, dove l'uomo più potente del mondo è alle prese non solo con capi di Stato e crisi internazionali, ma anche con banali contrattempi, conflitti personali, meschine rivalità. In uno straordinario intreccio di pubblico e privato, di storia e memoria, nell'incessante rincorrersi di ricordi personali e documenti d'archivio, queste pagine ci svelano il cuore e la mente dell'uomo che è stato per un decennio il protagonista assoluto del panorama politico internazionale.