Lei è una psicoterapeuta e scopre un giorno di avere un tumore che molti giudicano inoperabile. Il libro è una lunga lettera scritta da una psicologa al medico che ha accettato di operarla di un tumore e che riuscirà a salvarle la vita attraverso un delicatissimo intervento chirurgico. Ascoltando il suo desiderio di accorciare le distanze con una persona così importante per lei, ma anche così estranea (il medico parla un'altra lingua, abita in un'altra nazione e non conosce nulla di lei, nemmeno il suo nome) la protagonista porta il medico a riflettere sul confine sottile che separa la mente dal corpo, ripercorrendo la sua vita e le relazioni affettive per lei più significative. La storia raccontata in questo libro è una storia vera, è una storia di speranza, è la storia di una lotta per la vita, combattuta e vinta. Sulla copertina del libro, il profilo di una donna che ballando si trasforma in albero. In un momento della sua storia particolarmente difficile, Giulia ricorda le parole di un amico: "Fatti albero! Fatti albero! Non contrastare la tempesta, perderesti contro la forza del vento. Lasciala passare tra i tuoi rami. Il vento soffierà, ti scuoterà, cercherà di strapparti alle tue radici. Ma l'albero che si flette e non resiste non verrà strappato dalla terra, non morirà".
Quando ho iniziato a leggerlo non sono più riuscita a interrompere la lettura e ho continuato per tutta la notte. Ho avuto anche io un tumore e ritengo che l'argomento sia trattato in questo libro con una delicatezza straordinaria, direi che in molte parti si avvicina ad una scrittura poetica.Mi è piaciuto molto anche l'ultimo dialogo con il medico, nelle ultime 20 pagine. Toccano davvero il cuore.Lo consiglio a tutti
Nascere due volte
Anonimo - 18/07/2011 00:36
5/
5
il libro è molto bello, mi ha commosso.
Dove ci sono le donne c'è vita.
Anonimo - 15/12/2011 20:49
Anonimo - 18/07/2011 00:36