Viaggiamo spesso frettolosi, ci fermiamo per il tempo di scattare una foto o di riprendere una clip con la telecamera dinanzi ai panorami, ai monumenti e alle opere d'arte, cui ci ha condotto la nostra guida umana o cartacea o digitale. Tornati a casa, montiamo il filmato, creiamo l'album fotografico, e cominciamo a pensare al prossimo viaggio. Le immagini di quello vecchio sbiadiscono un po' alla volta nella nostra memoria, si confondono, si perdono. Cosa ci rimane? Il vago ricordo di emozioni e sensazioni, e quello vivido di fatti ridicoli, curiosi, inattesi, paurosi, a volte insignificanti, che finiscono per caratterizzare l'intero viaggio.