Giugno 1994. Roma sta per affrontare un'altra estate di turisti e afa quando ad Angelica viene offerta una via di fuga: la grande villa in campagna di suo nonno, a Borgo Gallico. Lì potrà riposarsi dagli studi di giurisprudenza. E potrà continuare a nascondersi. Perché a soli vent'anni Angelica è segnata dalla vita non soltanto nell'animo ma anche su tutto il corpo. Dopo l'incidente d'auto in cui sua madre è morta, Angelica infatti, pur essendo bellissima, è coperta da cicatrici. Per questo indossa sempre abiti lunghi e un cappello a tesa larga. Ma nessuno può nascondersi per sempre. A scoprirla sarà Tommaso, un ragazzo di Borgo Gallico che la incrocia per caso e che non riesce più a dimenticarla. Anche se non la può vedere bene, perché Tommaso ha una malattia degenerativa agli occhi e sono sempre più i giorni neri dei momenti di luce. Ma non importa, perché Tommaso ha una Polaroid, con cui può immortalare anche le cose che sul momento non vede, così da poterle riguardare quando recupera la vista. In quelle foto, Angelica è bellissima, senza cicatrici, e Tommaso se ne innamora. E con il suo amore e la sua allegria la coinvolge, nonostante le ritrosie. Ma proprio quando sembra che sia possibile non aspettare la notte, la notte li travolge...
La recensione del libraio
“Hai visto?” “Che cosa?” “Se metti da parte la paura, possono anche succedere cose belle”. Angelica e Tommaso non potrebbero essere più diversi: lei schiva e paurosa, affronta la vita nascondendosi dietro le cicatrici che si porta dietro fin da quella fatidica sera. Tommaso la vita la prende di petto, guardandola negli occhi (più o meno). Tommaso e Angelica si incontrano per la prima volta in un giornata calda, di sole: un saluto, un sorriso sghembo, una fotografia, e Tommaso scappa. ¿Da quel giorno a Borgo Gallico, la vita di Angelica e Tommaso cambierà per sempre. ¿Questi ragazzi si ritroveranno a vivere l’estate più bella e più importante della loro vita, durante la quale dovranno combattere con le delusioni più profonde e le paure più segrete, il bagaglio che ognuno si porta dietro crescendo. Conosceranno l’amore quello vero, quello bello, sincero e unico, che ognuno custodisce segretamente. Valentina D’Urbano con “Non aspettare la notte” scava all’interno dell’animo umano, portando in superficie emozioni e sentimenti che a volte si tenta di soffocare e di reprimere. Ma l’unicità di questo romanzo sta proprio nel modo in cui i ricordi riaffiorano: travolgendo il lettore fin dalla prima pagina, coinvolgendolo. E’ impossibile che leggendo questo romanzo, non si finisca con l’identificarsi con Angelica o stare dalla parte di Tommaso. ¿ “Non aspettare la notte” è proprio questo: il consiglio che avremmo sempre voluto ricevere e che, finalmente, qualcuno ci ha dato. Perché nella vita, come ci insegna Valentina D’Urbano, non è mai troppo tardi. Per niente. Soprattutto quando si hanno 20 anni.