"Io quando ho raggiunto le cinquanta primavere non ho fatto alcuna svolta. Sono andata avanti. Volevo continuare a essere me stessa.
Invece di soffrire di giovanilismo e illudersi di poter essere forever young, il trucchetto è appassionarsi all'età che abbiamo senza farle corrispondere niente di prestabilito.
A cinquantasette anni sono appassionatamente Antonella, come sempre. Una Donna in cammino.
Con ironia e autoironia rivendico il mio diritto e il mio piacere a una vita che non sia costretta a contare le candeline e non si arrenda. Una vita di Ben-Essere e di bellezza.
Tra me e i numeri il cortocircuito è scattato nell'adolescenza. Tutta colpa di una bilancia.
Me la sono cavata, a seppellire il numeretto che mi dava il tormento, e ho deciso che loro, i perfidi numeri, non dovevano più essere un incubo.
Un po' di intelligenza, un po' di allegria, tanto garbo e la partita resta aperta, nonostante i calendari impietosi.
Naturalmente su tutto aleggia il brivido leggero delle apparenze frivole, dello stile, del gusto dell'estetica: mi è caro come le rughe e i capelli bianchi!
Ecco, vorrei che gli over 50 si godessero ogni pagina con un sorriso smagliante e gli altri, quelli che hanno visto meno primavere, potessero trovarci lo spirito migliore per andare incontro passo dopo passo alla serenità possibile.
È vivamente consigliato ridere. Anzi, forse è l'unico imperativo che valga la pena mettere come clausola a "Non farti ingannare dall'età".