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Norwegian wood. Tokyo blues

Haruki Murakami
pubblicato da Einaudi

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Uno dei più clamorosi successi letterari giapponesi di tutti i tempi è anche il libro più intimo, introspettivo di Murakami, che qui si stacca dalle atmosfere oniriche e surreali che lo hanno reso famoso, per esplorare il mondo in ombra dei sentimenti e della solitudine. Norwegian Wood è anche un grande romanzo sull'adolescenza, sul conflitto tra il desiderio di essere integrati nel mondo degli "altri" per entrare vittoriosi nella vita adulta e il bisogno irrinunciabile di essere se stessi, costi quel costi. Come il giovane Holden, Toru è continuamente assalito dal dubbio di aver sbagliato o poter sbagliare nelle sue scelte di vita e di amore, ma è anche guidato da un ostinato e personale senso della morale e da un'istintiva avversione per tutto ciò che sa di finto e costruito. Diviso tra due ragazze, Naoko e Midori, che lo attirano entrambe con forza irresistibile, Toru non può fare altro che decidere. O aspettare che la vita (e la morte) decidano per lui.

Dettagli down

Generi Romanzi e Letterature » Romanzi italiani » Romanzi stranieri

Editore Einaudi

Collana Super ET

Formato Tascabile

Pubblicato 19/03/2013

Pagine 379

Lingua Italiano

Titolo Originale Noruwei no mori

Lingua Originale Giapponese

Isbn o codice id 9788806216467

Traduttore Giorgio Amitrano

27 recensioni dei lettori  media voto 4  su  5
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Norwegian wood. Tokyo blues vimodrone

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voto 5 su 5 Intenso e coinvolgente, è impossibile non entrare in empatia con il racconto del protagonista Watanabe Toru, che in un lungo flashback scatenato dalla canzone dei Beatles che dà il titolo al libro, racconta gli anni della sua prima età adulta in un collegio di Tokyo, della sua crescita personale e del suo rapporto tormentato ma genuino e vivo con Naoko. Emanuela
Norwegian wood. Tokyo blues giankyts

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voto 5 su 5 Un capolavoro assoluto. Quando ho preso questo libro non ero molto convinto, ma iniziando a leggerlo, la storia mi ha assorbito completamente, come il protagonista con il quale ho empatizzato subito. Lascia dentro molte sensazioni ed altrettante riflessioni. Suggerito caldamente.
Norwegian wood. Tokyo blues nicolanatrella

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voto 5 su 5 molto scorrevole
Norwegian wood. Tokyo blues asiaciffini24

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voto 4 su 5 Molto, molto bello
Norwegian wood. Tokyo blues fabia93

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voto 5 su 5 Che volete che dica, questo libro è la dimostrazione che Murakami è in grado di scrivere un gran bel romanzo anche uscendo dalla sua comfort zone, impiegando un genere diverso dal suo solito. Non posso che apprezzarlo tantissimo.
Norwegian wood. Tokyo blues the_fair_elf

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voto 5 su 5 Toru Watanabe mentre è in volo per Amburgo vive un lungo flashback di quando, a fine degli anni sessanta uno studente del college a Tokio, quando tutto era in bilico, lui per primo. Combattuto tra l'amore tra due ragazze, Naoko fidanzata dell'amico Kizuki suicida, e Midori, compagna di università segnata da lutti familiari. Combattuto nella sua vita sessuale. Combattuto tra la vita e la morte che, alla fine, conclude essere una parte intrinseca della vita. Anche il contesto sociale è in bilico: sullo sfondo del romanzo di sono le agitazioni studendesce a cui, però, Toru non prende parte. E' un romanzo di formazione e, come nella vita vera, il crescere e diventare adulti, individui fatti e finiti, comporta conflitto, fatica e dolore. Il romanzo è melanconico e doloroso, l'eros descritto in maniera esplicita senza scadere nella pornografia. Come spesso accade con gli autori giapponesi il racconto è forte e non fa sconti a nessuno, ma l'esperienza di lettura è assai piacevole e merita di essere fatta. #lamiarecensione
Norwegian wood. Tokyo blues rorina90

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voto 4 su 5 Qualche anno fa conoscevo Murakami soltanto di fama, ma mai mi decidevo a leggere qualcosa di suo, nonostante mi attirasse irresistibilmente laura che solo le delicate atmosfere nipponiche sanno emanare. Lincontro con Banana Yoshimoto, infatti, aveva acceso in me il desiderio di approfondire e lasciarmi avvolgere nuovamente dalle stesse atmosfere, stavolta da un eccelso punto di vista maschile. Se mai mi fossi approcciata a lui, mi dicevo, lavrei fatto con Norwegian Wood. Come prevedevo, la modernità della trama e la sua complessità travestita da semplicità mi hanno conquistata, con qualche piccola riserva. I temi trattati, il senso dinadeguatezza, la passione per qualcuno di metaforicamente irraggiungibile, il desiderio di far combaciare due mondi diametralmente opposti con la sola, divampante forza della volontà e lincontro con chi invece sembra già leggerti come un libro aperto, chi è già nel tuo stesso mondo e senza alcuno sforzo, alcuna difficoltà, chiede soltanto di farne parte insieme a te. Il forte istinto di ampliare i propri confini, di salvare il salvabile, e il porto sicuro, dove far riposare la tua anima. Toru è in bilico, e spesso, come succede a quelletà, nel tentativo di trovare la propria strada non riesce a spiccare davvero in personalità, sfociando in un finale quasi arrendevole, mai del tutto consapevole. Il rapporto con la morte, è quello il vero punto focale. Ne scaturiscono riflessioni di una verità e di una bellezza commoventi, tanto che cercare di trasporle nella vita di tutti i giorni è spesso complicato e dolorosissimo. Rimane, comunque, la delicatezza di Murakami e la capacità di tenerci sospesi in una soffice introspezione, esattamente quello che mi aspettavo di percepire e trovare in queste pagine. Felice, dunque, di essermi finalmente decisa a leggerle. #lamiarecensione
Norwegian wood. Tokyo blues cincin58

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voto 3 su 5 Nonostante quanto sostenga lo stesso Murakami, Norwegian Wood è il suo romanzo più autobiografico. Ed è forse questo il motivo per cui si deve molto più alle descrizioni piuttosto che agli eventi. Il mondo percepito viene mostrato come separato dalla realtà, mentre gli eventi del romanzo appaiono semplici, quasi prevedibili. In Norwegian Wood, non è tanto il finale che ci interessa, ma il modo in cui ci si arriva. È un romanzo onesto, in modo brutale, che ti immerge dentro di sé fin dallinizio e ti tiene legato alle pagine per farti vivere, quasi in prima persona, la vita di Watanabe. Lemotività di Norwegian Wood risiede nello sforzo di lasciare andare le cose: sono diverse le scene descritte da Murakami in cui si mostra questa difficoltà e quella che ne consegue, la difficoltà di andare avanti. Ma non esistono momenti spettacolari di redenzioni spirituali o altro, esiste solo la semplice storia di persone che cercano di affrontare la propria vita trasportando un enorme carico emotivo che pesa sul loro petto. È il peso della perdita, ma anche il peso della colpa. Un romanzo eccezionale sul caos dellamore e del lutto. Un capolavoro sulla transitorietà della vita e dellamore. #lamiarecensioe -
Norwegian wood. Tokyo blues lucrezia2707

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voto 4 su 5 Norvegian Wood è stato il primo romanzo con il quale mi sono approcciata ad Haruki Murakami e alla letteratura giapponese in generale; l'ho amato dalla prima pagina, ogni cosa da lui descritta era davanti ai miei occhi, nelle mie orecchie, sotto al mio naso: ero capace di fotografare ogni montagna, ogni cielo e ogni strada; potevo udire i mormorii delle voci, i passi percorsi, le canzoni suonate e cantate; percepire l'odore dei fiori, della pioggia e il profumo della pelle. Niente è lasciato al caso, tutto viene descritto nei minimi particolari che anche le emozioni assumono corpo e diventano concrete. Tutti i personaggi vengono delineati così bene, sia a livello caratteriale sia a livello psicologico, l'autore ti trascina in un mondo così folle eppure così normale! È come se i protagonisti mettessero in luce tutte le debolezze, le paure, i sogni e le speranze di ogni uomo. Quello che rende questo libro un capolavoro della letteratura contemporanea è il giusto connubio tra mondo orientale e mondo occidentale, in modo da permettere a qualsiasi lettore di imparare e allo stesso tempo riconoscersi e ritrovarsi tra quelle righe, percorrendo un viaggio parallelo a quello dei personaggi. Da questo primo assaggio di Murakami ne sono scaturiti altri ma, il primo amore non si scorda mai! #lamiarecensione -
Norwegian wood. Tokyo blues pinanna

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voto 4 su 5 #lamiarecensione. Si sente nell'aria l'odore dell'erba, si vede in lontananza il profilo dei monti a fare da cornice, si sentono le note di una chitarra che accompagna il rumore del vento e delle onde. Qualcuno pensa che questo sia un romanzo sull'adolescenza, un resoconto delle paure e drammi di ragazzi soli e insicuri. Murakami ci regala molto di più! Cè tristezza, perdita e abbandono. Cè la ricerca di affetto e di calore e c'è il bisogno di sicurezza e protezione. C'è il dolore di lasciar andare chi si ama e la consapevolezza di non poterlo proteggere e curare per sempre. C'è la certezza che la morte, così come la vita, ci appartiene e anche se non si è mai preparati ad affrontarla bisogna trovare il coraggio e aspettare tranquilli che gli occhi si abituino all'oscurità.Che sia uomo o donna, adulto o ragazzo non fa alcuna distinzione in questo mondo imperfetto dei vivi, a fare la differenza sarà solo la tua forza di lottare e di aprire il tuo cuore (saprai che così si guarisce prima). E se vuoi chiamalo romanzo sull'adolescenza ma non lasciare che ti sfugga il messaggio che lo scrittore ci vuole regalare. Di fonte a un bivio scegli sempre la vita Se vedi una possibilità di felicità per te, cogli quell'occasione e sii felice.
Norwegian wood. Tokyo blues medea77

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voto 3 su 5 #lamiarecensione «Non ti dimenticare mai di me. Ricordati sempre che sono esistita». ... «Perchè la morte che in quella sera di maggio, quando avevo diciassette anni, aveva afferrato Kizuki, in quello stesso momento aveva afferrato anche me». È stato il primo libro che ho letto, di Murakami;entrata nella sua spirale, non ne sono più uscita. Ricordo che piansi moltissimo, non solo per la storia, ma perchè fu un incastro perfetto con la mia, di storia, di quel lontano 2008:avevo appena perso una fra le persone più care credo la più cara, ad oggi. La mia nonna, che è stata la mia mamma. Annegavo in questo dolore e Norwegian Wood mi ha presa per mano nella mia stanza buia (quella in cui ho abitato per un po' la sofferenza). Cercavo un modo per salvarmi (il solito, cioè rifugiandomi nei libri e nelle storie che racchiudono, come alibi alla realtà che ferisce), invece ho trovato altro, molto di più. Capita raramente, ma quando succede, è estasi dell'animo. Murakami mi ha spiegato che morire, anzi, scegliere di morire, non è uno stato d'animo così terribile, né temibile. Può divenire l'unica scelta "vera" da compiere. Perchè a volte non si ha abbastanza fra le mani, per la fatica impiegata e dispiegata ogni giorno della propria esistenza. Allora, piano piano, si spegne la volontà di rimanerne aggrappati, e si va altrove. È già morte nel presente; si compie il gesto per uccidere un corpo. Quanto l'amore sia impregnato di morte (forse più della vita stessa) l' ho appreso leggendolo qui. Ed è pazzesco. Pazzesco. Inoltre, il concetto viene reso talmente fluido attraverso la narrazione e la scrittura, da sembrare "normale". Amare e morire: tutto luoghi, parole, personaggi- indossano il mantello della malinconia e ciò conferisce una certa qual morbidezza,rotondità se vogliamo, al testo in sé. Dispercezione dell'affetto e sua assenza (reale o fittizia non conta molto) conducono naturalmente alla morte: una consapevolezza dell'inevitabilità, che affiora leggera e invisibile in un mare di dialoghi e situazioni dolcissime e struggenti, nonchè traboccanti di tragicità. Viene da chiedersi se il fascino di questo romanzo stia più nell'idea della morte facile, o in quella dell'impossibilità di salvare la propria vita quando non vi è amore...
Norwegian wood. Tokyo blues danylixi

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voto 3 su 5 Un fermaglio a forma di farfalla, una lucciola in un barattolo di caffè, un paesaggio intrappolato tra le montagne, un abbraccio rubato sotto la pioggia. La sensibilità di Haruki Murakami colpisce ancora e punta dritta al cuore, mettendo in gioco sentimenti forti e manovrandoli con l'abilità di una scrittura che non tradisce mai le aspettative. Amore e amicizia, malattia e normalità, morte e vita. Qual è il confine che li separa? Dove finisce l'uno e inizia l'altro? Ma è davvero possibile distinguerli? Sarà il giovane protagonista a insegnarci che la morte è condizione intrinseca alla vita. Ci piacerà Watanabe. Profondo e riflessivo lo vedremo attendere con pazienza e premura la guarigione di Naoko. In un viaggio continuo alla ricerca di se stesso, il destino lo porterà a scontrarsi con la vivacità di Midori. Spontanea e leggera, sarà per lui (e per noi!) una ventata di freschezza. Conosceremo il rischio che si corre a vivere schiacciati dal peso opprimente della morte. Sarà Naoko a farcelo scoprire, donna nella sua paura di ferire Watanabe e ancora bambina nel suo bisogno di protezione. In ognuno di loro si specchia una parte della nostra anima. Vi dirò di più, in un capovolgimento dei ruoli diventeremo spettatori e attori di questo dramma e vedremo intrecciarsi in un caleidoscopio di sentimenti, malinconia, tristezza e attesa ma anche speranza e rinascita. In un mondo imperfetto abitato da esseri imperfetti finiremo per chiederci se sia più dolorosa la morte o la paura di non iniziare mai a vivere. A noi la scelta... #lamiarecensione -
Norwegian wood. Tokyo blues paolina89

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voto 1 su 5 #lamiarecensione È una morale fin dalle prime pagine lampante, quasi elementare, quella trasmessa da questo romanzo: la morte fa parte della vita - fin dalla giovinezza - e agisce nella nostra esistenza divorandoci poco a poco. Ben presto, però, pare che questo romanzo diventi la dilatazione di un racconto già compiuto, basato su un protagonista poco caratterizzato, che si esprime più con formule preconfezionate che con pensieri originali («Ah, non mi stupirei», «Va bene.», «Peace», «Esattamente», «La possibilità esiste», «Hmm»). Un moderno ragazzo senza qualità che, non si sa bene per quale motivo, esercita una certa attrazione su donne molto più in gamba di lui. In queste pagine si legge un Murakami che ha ben poco di giapponese, forse succube di una cultura americana stereotipata (anche nella scelta dei brani musicali), in cui anche la tragedia del suicidio è resa quasi ridicola da una mancanza di misura del sentimento. Alcune scene erotiche veramente raccapriccianti chiudono quello che è certamente un romanzo scorrevole, alleggerito da uno stile semplice e regolare, ma tutto sommato trascurabile.
Norwegian wood. Tokyo blues lucrezia2707

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voto 3 su 5 Norvegian Wood è stato il primo romanzo con il quale mi sono approcciata ad Haruki Murakami e alla letteratura giapponese in generale; l'ho amato dalla prima pagina, ogni cosa da lui descritta era davanti ai miei occhi, nelle mie orecchie, sotto al mio naso: ero capace di fotografare ogni montagna, ogni cielo e ogni strada; potevo udire i mormorii delle voci, i passi percorsi, le canzoni suonate e cantate; percepire l'odore dei fiori, della pioggia e il profumo della pelle. Niente è lasciato al caso, tutto viene descritto nei minimi particolari che anche le emozioni assumono corpo e diventano concrete. Tutti i personaggi vengono delineati così bene sia a livello caratteriale sia a livello psicologico, l'autore ti trascina in un mondo così folle eppure così normale! La storia narrata è davvero profonda e toccante che può solo che portare il lettore ad immedesimarsi con essa. È come se i protagonisti mettessero in luce tutte le debolezze, le paure, i sogni e le speranze di ogni uomo. Quello che rende questo libro un capolavoro della letteratura contemporanea è il giusto connubio tra mondo orientale e mondo occidentale, in modo da permettere a qualsiasi lettore di imparare e allo stesso tempo riconoscersi e ritrovarsi tra quelle righe, percorrendo un viaggio parallelo a quello dei personaggi. Da questo primo assaggio di Murakami ne sono scaturiti altri ma, il primo amore non si scorda mai! #lamiarecensione -
Norwegian wood. Tokyo blues federicazep

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voto 4 su 5 #lamiarecensione Ho letto Norwegian Wood otto mesi fa, in un periodo abbastanza difficile della mia vita. Ricordo che mentre sfogliavo il romanzo, pensavo Potevo scegliermi una lettura migliore questa di certo non aiuta!. Eppure non riuscivo a smettere. Non so se nei momenti di smarrimento totale siano preferibili letture più evasive, ma posso dire con certezza che questo romanzo ha funto da cornice perfetta a ciò che stavo vivendo in quei mesi. Norwegian Wood è il romanzo della tristezza, ma di quella tristezza dolce e costruttiva, che puoi incanalare benissimo in una qualche forma darte. È un libro che lascia tanto spazio alla malinconia, ma non allinfelicità perché vi si respira speranza, riscatto e voglia di guardare al futuro. I personaggi si muovono in un Giappone che tende già allOccidente nellabbigliamento, nel cibo e nella musica, ma sono quotidianamente sospesi in una nostalgia che ha qualcosa di ancestrale. Più volte nel corso della lettura mi sono chiesta come fosse possibile che dei ragazzi così giovani fossero già così tristi. Ancora oggi non saprei dare una risposta: la tristezza dei tre protagonisti non è frutto di una visone lucida e disincantata del mondo, quale può essere quella di un adulto, ma è una condizione esistenziale, un tratto distintivo con il quale sembrano essere stati marchiati fin dalla nascita. È come se portassero sulle spalle il peso delle epoche passate, tutte le sofferenze degli uomini che li hanno preceduti, come se non sapessero decidersi tra landare avanti e il restare fermi
Norwegian wood. Tokyo blues taiganera

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voto 5 su 5 Beh ho comperato questo libro per il titolo accattivante e mi sono ritrovato in Giappone tra giovani da poco usciti dall'adolescenza e quindi uomini/donne oramai.La trama scorre bene e racconta le difficoltà di inserimento in un mondo caotico con troppe regole da seguire,dove la gente è sola in mezzo a milioni di altre persone e la tristezza la fa da padrone così come la depressione.E così che forse la soluzione del suicidio(molto usata dall'autore) sembra essere non una condanna ma una àncora di salvezza per una vita che non promette un vero futuro colorato.Questo libro ti riporta indietro ai tuoi vent'anni e alle tue insicurezze ed è facile da leggere ed interpretare per questo motivo merita assolutamente di essere letto!
Norwegian wood. Tokyo blues annarusso4

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voto 5 su 5 #lamiarecensione Norwegian Wood senza se e senza ma è diventato uno dei libri più belli che abbia mai letto. Riesce a catturare il lettore sin dalle prime pagine. Le ambientazioni, le musiche che ci propone, i personaggi, anche secondari, ti rimangono nel cuore. Il mio personaggio preferito è Midori, la trovo completamente "pazza", non ha peli sulla lingua e l'associo alla definizione di spirito libero.. è riuscita addirittura a farmi cambiare modo di pensare. È come una ventata di aria fresca stare in sua compagnia. Anche se è un romanzo di uno scrittore orientale si sentono molti richiamo al mondo occidentale, che ho apprezzato molto. In questo libro è come se avessi avvertito nei personaggi le diverse sfaccettature della solitudine, descritte veramente bene. Norwegian Wood è capace di farti affezionare ad ogni minimo dettaglio, ad ogni minima sensazione. Consiglio questo libro a chiunque ma soprattutto a ragazzi della mia età, ovvero adolescenti. Questo libro è anche un ottimo punto d'inizio per avvicinarsi ai libri di Murakami.
Norwegian wood. Tokyo blues m.marti

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voto 3 su 5 #lamiarecensione Ho comprato questo libro ormai un paio di anni fa, successivamente alla scoperta che Murakami fosse candidato al premio nobel per la letteratura. Non mi reputo una lettrice incallita, ma diciamo qualche libro l'ho letto. Ecco, tutto questo per dire che il mio approccio con Murakami non è stato con questo libro dei migliori. Sicuramente si intuisce già dalle prime pagine il livello sia del romanzo che dell'autore. Una grande attenzione per i dettagli, soprattutto paesaggistici. Per quanto mi riguarda è un libro che si apprezza appieno solo superata la prima parte.
Norwegian wood. Tokyo blues kaddom

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voto 5 su 5 Norwegian Wood è il libro col quale ho imparato a conoscere questo scrittore giapponese e da quel momento è stato amore folle! Con i suoi ritmi lenti e con la sua eleganza, Murakami riesce a portare il lettore in un mondo fatto di amore e malinconia, facendo di un romanzo non solo un racconto ma anche un viaggio interiore nei sentimenti e nelle dinamiche dell'uomo. Mi è stato regalato da una amica che, alla mia faccia perplessa ha risposto con un "fidati, non te ne pentirai". La bellezza di Murakami sta anche nel saper coniugare il mondo orientale con la cultura occidentale e trasformare un libro in una colonna sonora da ascoltare ogni giorno. Mi hanno colpito, infine, le descrizioni dei paesaggi: la natura giapponese, sia quella urbana che quella selvaggia delle montagne, è valorizzata in maniera quasi cinematografica e contribuiscono a rendere questo romanzo e la scrittura di questo autore unica nel panorama della letteratura contemporanea! Lo consiglio a tutti! #lamiarecensione
Norwegian wood. Tokyo blues gfrascaroli

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voto 3 su 5 Libro che mi ha lasciato qualcosa di profondo. La sua scrittura così diretta lo rende uno dei scrittori da me preferiti.
Norwegian wood. Tokyo blues lettriceconvinta

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voto 5 su 5 Libro di formazione dalla facile lettura, Norwegian Wood rientra a pieno titolo nella Top 3 dei libri migliori che abbia letto nel 2016 e, forse, nella vita. Con i suoi temi attuali tanto quanto nel periodo storico in cui è ambientato quanto al giorno d'oggi, Murakami descrive in pieno le paure ed i turbamenti di una gioventù spesso fragile e mai narrata.
Norwegian wood. Tokyo blues fabioresti

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voto 4 su 5 Scritto molto bene, Murakami è sempre così diretto nella descrizione dei personaggi che proprio li immagini, e provi le sensazioni e i loro turbamenti; sicuramente avrei preferito leggerlo prima dei miei quarant'anni, ora lo consiglio come libro di formazione.
Norwegian wood. Tokyo blues fatturato500

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voto 5 su 5 Mi sono avvicinata a questo scrittore quasi per sbaglio. Un giorno , entrando in libreria , vedo questo libro e lui mi sceglie, come sempre succede con i libri. Sono felice di aver fatto questo incontro, la storia e' bella ma piu' di tutto mi e' piaciuto conoscere i personaggi che in questo libro entrano in punta di piedi travolgono il pratagonista e poi spariscono nella nebbia. E' un libro che consiglio sicuramente a tutti e soprattutto a chi ha voglia di conoscere una cultura diversa e uno scrittore delicatissimo.
Norwegian wood. Tokyo blues gabriella_88

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voto 5 su 5 Libro stupendo. Difficile parlarne, ma ci proverò... Romanzo di formazione ambientato in un Giappone che guarda l'occidente, precisamente l'America. Molti richiami ad autori statunitensi, scrittura evocativa e molto introspettiva. Romanzo meraviglioso.
Norwegian wood. Tokyo blues anzicheno

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voto 5 su 5 L'ho trovato un libro stupendo; l'ho letto in un sol boccone, come si suol dire. La storia è affascinante, ma più che la trama in sé ho trovato fantastiche le descrizioni efficacissime delle ambientazioni, del carattere vari personaggi, l'atmosfera incredibile che il libro crea... insomma... un libro bellissimo!
Norwegian wood. Tokyo blues vito.ricco

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voto 5 su 5 Capolavoro del maestro Murakami che mischia la musica con la vita disordinata di un ragazzo che deve fare una scelta d'amore importante. Da non perdere per nessuna ragione al mondo.
Norwegian wood. Tokyo blues ilaria.dangeli

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voto 5 su 5 Norwegean wood esce fuori dalla narrativa di Murakami. Scritto tra la Grecia e l'Italia, con l'aiuto delle note di The Beatles in sottofondo, è un romanzo che appare a tratti surreale e quasi fantascientifico, a tratti realistico e drammatico. Racconta la storia di un adolescente innamorato di due ragazze, Naoko e Midori, due ragazze apparentemente molto diverse, ma profondamente simili, legate da una vita dolorosa e con poche speranze di "sopravvivere". Lui ha sentimenti profondi per entrambe, ma non sa decidere, per questo attende che la vita faccia il suo corso e che la morte decida per lui. Ilaria D'Angeli
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