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Nuovi saggi sull'intelletto umano. Testo francese a fronte - Gottfried Wilhelm von Leibniz
Nuovi saggi sull'intelletto umano. Testo francese a fronte - Gottfried Wilhelm von Leibniz

Nuovi saggi sull'intelletto umano. Testo francese a fronte

Gottfried Wilhelm von Leibniz
pubblicato da Bompiani

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Composti tra il 1703 e il 1704, e pubblicati postumi da Rudolf Erich Raspe nel 1765, i "Nuovi saggi sull'intelletto umano" costituiscono un trattato di filosofia della conoscenza, scandito secondo la prospettiva metafisica stabilita dall'"autore del sistema dell'armonia prestabilita", come recita il sottotitolo del volume. Redatti in forma di dialogo tra Filalete, seguace di Locke, e Teofilo, portavoce di Leibniz, paragrafo dopo paragrafo i capitoli dei "Nuovi saggi" seguono pari passo, come un commentario analitico, quelli del "Saggio sull'intelletto umano" di Locke.

Dettagli down

Generi Psicologia e Filosofia » Filosofia occidentale e Storia della filosofia » Filosofia occidentale: dal 1600 al 1900

Editore Bompiani

Collana Il pensiero occidentale

Formato Rilegato

Pubblicato 07/09/2011

Pagine 1472

Lingua Italiano

Isbn o codice id 9788845267925

Curatore Salvatore Cariati

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Nuovi saggi sull'intelletto umano. Testo francese a fronte

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voto 0 su 5 Veramente un testo filologicamente superbo e fondamentale per rilanciare il pensiero di Leibniz.Leibniz è di stupefacente modernità -e chi scrive non è di parte:infatti adora il suo antagonista Spinoza, con la teoria delle "piccole percezioni" espressioni dell'oceanico,indistricabile intreccio di tutto con tutto, che obbligano lo stesso Leibniz a ri-fondare, oltre Cartesio e nella direzione del suo grande continuatore Husserl, la tradizionale nozione di 'soggettività'. La 'pienezza del mondo', immateriale, materiale e misto (sì, perché l'immaterialità finalistica della monade è costretta ad oggettivarsi e a ricadere, quindi, nel circuito delle cause efficienti e del meccanicismo) incombe sul soggetto e lo esorta a scrollarsi di dosso torpore e 'ragion pigra' e ad impegnarsi, attraverso un minuzioso ed interminabile processo di reperimento indiziario delle tracce della razionalità (divina), per l'affrancamento dell'intelletto e della ricerca razionale dallo strapotere delle passioni e del costume, quindi per un'autentica libertà, materialisticamente condizionata dal complesso delle circostanze inclinanti ma non necessitanti, che è costretta a farsi (husserlianamente: si vedano i §§ 22-29 di Ideen II !) 'habitus', attitudine consolidata per aumentare la propria 'perfezione' immettendo frammenti coerenti di universalità e coerenza nel fuoco della tempesta della contingenza.

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