La scuola di Oaxaca ha sviluppato un approccio alla pittura più suggestivo e primitivo rispetto alle altre tradizioni messicane. Il tema della magia viene risolto in un vivace surrealismo cromatico. Sogni, visioni e incubi rimandano alla cultura africana e al mondo degli schiavi; a riti e a tradizioni del mondo contadino; a fumetti surreali o a sagre di paese. A dominare la scena artistica di Oaxaca è Francisco Toledo che dà forma a versioni leggendarie della creazione. (Esposizione di Torino, Palazzo Bricherasio, 27 giugno - 24 agosto 2003).
Testi di Carlos Aranda Marquez, Luis-Martin Lozano, Daniela Magnetti e Sergio Risaliti.
Nella parte finale del volume sono contenuti alcuni testi scritti in lingua inglese.