Sono passati cinque secoli dal giorno in cui Cristoforo Colombo salpò verso l'ignoto. Eppure le ragioni del viaggio che avrebbe condotto alla scoperta dell'America restano ancora oscure. Per risolvere questo mistero, Simon Weisenthal, l'implacabile cacciatore dei criminali nazisti, ha elaborato una teoria originale e provocatoria. Utilizzando documenti poco noti e reinterpretando dati già acquisiti, lo studioso sostiene che i veri motivi che spinsero Colombo a salpare da Palos in quel lontano 1492 sono molto diversi da quelli comunemente accreditati. Secondo Weisenthal, infatti, Colombo sarebbe stato di origine ebraica; la sua partenza da Palos sarebbe stata affrettata dal timore di una nuova persecuzione da parte dei cattolicissimi sovrani spagnoli; non bisogna infine dimenticare che all'epoca era assai diffusa la convinzione che nel cuore dell'Asia esistessero dei regni ebraici. Colombo sarebbe dunque partito alla ricerca di una nuova Terra Promessa: non fu mai trovata, e gli ebrei spagnoli furono costretti a prendere la via dell'esilio, verso nazioni più tolleranti.