Londra 1892. Ogni domenica Oscar Wilde è solito riunirsi al club Socrate fra vecchi amici come Conan Doyle e Bram Stoker e una sera, per sconfiggere la noia, propone un gioco. Ognuno dovrà scrivere in segreto il nome della persona che vorrebbe uccidere fra i presenti. Ma quando gli invitati iniziano a morire davvero, Wilde dovrà scoprire l'assassino prima che arrivi al tredicesimo nome della lista: il suo.
Non sono riuscita a finirlo. scritto bene ma di una noia mortale (forse il gioco della morte sta nell'uccidere il lettore!!!!!). Superata la metà del libro ancora non si delinea niente, il giallo è inesistente, l'unica bontà è la descrizione di un Oscar Wilde che ci mostra la sua vita da artista. Mi dispiace, dopo aver letto la DOODY e PEARL mi ero avvicinata a questo romanzo con entusiasmo ma è troppo lento per me che amo divorare ciò che leggo..
Oscar Wilde e il gioco della morte
Anonimo - 31/05/2010 19:22
4/
5
Il libro è di pregevole qualità . E' scritto con intelligenza e con uno stile raffinato ed elegante. Oscar Wilde viene descritto come molto bene, mostrandone non solo il genio artistico ma anche quello umano. La trama è avvincente ed i personaggi funzionano. Un buon libro con cui passare ore piacevoli
Anonimo - 02/10/2012 11:57
Anonimo - 31/05/2010 19:22