Apparse in Germania negli anni dal 1934 al 1937, queste piccole storie mute hanno per protagonisti un padre burbero e bonario e un figlio fantasioso e ribelle. Pubblicate in una rivista a grande diffusione, divennero popolari e amati come le classicissime serie «storia e gloria» del fumetto tedesco degli inizi, Pierino porcospino e Max e Moritz. Storie senza parole, perché, come dice lo storico dei fumetti Thierry Groensteen, «questi inseparabili padre e figlio non avevano bisogno di parlare per capirsi, rivaleggiando in astuzia e umanità». Nella prefazione Gianni Brunoro colloca Padre e Figlio nel grande filone del fumetto muto, delineando con alcuni esempi classici la storia di questa particolare forma della «narrazione verbo-visiva» che sono i comics, dai "precorritori" (dal Fliegende Blätter, a Wilhelm Busch, a Caran d'Ache), ad esempi più recenti come The Little King di Otto Soglow e, in Italia, Giorgio di Benito Jacovitti. Il volume presenta per la prima volta in monografia in Italia una ampia selezione di queste storielle mute.