Ogni giorno quarantamila bambini, nel mondo, muoiono per fame. E' come se ogni giorno sparisse una piccola città, come se ogni anno una megalopoli come New York venisse rasa al suolo da un'immane catastrofe. Il pianeta contemplerebbe attonito le macerie, si interrogherebbe sui motivi della sciagura, studierebbe rimedi. Quarantamila bambini muoiono ogni giorno per fame. Ognuno di loro ha un nome, una voce, un sogno. Ma non succede niente, nessuno ne parla. Le parole della fame racconta le storie di Casimiro, un bambino di otto anni, e dei suoi amici, che per sopravvivere nel paese più povero del mondo, il Mozambico, si cibano di rifiuti, dormono dove capita, si prostituiscono. In una lunga lettera a Casimoro, poi, i due autori raccontano i perché del loro viaggio, le reazioni dei bambini italiani di fronte alla triste realtà in cui sono costretti milioni di minori nel mondo.