Sono ricostruite le vicende e le travagliate vicissitudini di un piccolo emigrante italiano di 15 anni verso l'America, terra agognata da milioni di Italiani in cerca di fortuna, che cercavano al tempo stesso, di evadere da uno stato sociale e condizioni di vita basate su un'opprimente realtà di subordinazione, soprattutto parlando della classe più povera dei contadini considerati dai vari signorotti latifondisti alla stessa stregua di "servi della gleba". Gli Stati Uniti aprirono le porte all'immigrazione nel pieno avvio del loro sviluppo capitalistico; le navi portavano merci in Europa e ritornavano negli USA cariche di emigranti ammassati nelle stive, spesso in condizioni disumane. D'altra parte, il costo della traversata atlantica su navi per l'America era alla portata delle tasche di milioni di individui, anche dei più poveri, e nel periodo 1900-1914 approdarono negli Stati Uniti quattro milioni di Italiani.