Un denominatore unico lega sette donne e i loro destini: l'esperienza della colpa, quella che si insinua come un tarlo nel pensiero, quella che si radica sino a diventare desiderio, quella che si riaffaccia come riverbero di un passato che ha tradito. Il peccato e la catarsi sono i termini della dicotomia etica che si snoda tra le pagine di "Peccaminosa", una silloge di racconti intrisa di carnalità e di incontinenza emotiva. E tra le storie raccontate la "lingua segreta delle donne" ha occasione di svelarsi, gradualmente: di mostrare il suo lessico peculiare, di liberare la sintassi che regola le movenze dell'anima, con le sue incofessate oscurità e le sue secolari fragilità.