Silloge poetica in cui una miscellanea di umori vari e momenti e vicissitudini di vita vissuta alternano un registro umoristico a uno più greve e riflessivo e in cui il gioco dello scrivere diventa talvolta spunto per ridere o sorridere delle disgrazie laddove il quotidiano presenta le sue prove. Legata moltissimo ai concetti di speranza ed eternità , l'autrice intende offrire al lettore la propria personale prospettiva esistenziale trasmigrando anche repentinamente, come accade pure sono repentini i capovolgimenti del destino, da una cifra stilistica comica fino a una intrisa di angoscia provando a non mai dimenticare che anche i pensieri e le parole che da questa stessa esperienza sorgono sempre devono attingere dall'incontro dell'umano con l'umano.