1957, un novembre più malinconico del solito: il commissario Bordelli, la testa piena di immagini di donne amate e perdute, deve affrontare il suo caso più singolare e sorprendente. Più che un'indagine, un'avventura ai limiti della legalità. Una lettera anonima lo attira sulle colline intorno a Firenze e Bordelli si ritrova coinvolto in un oscuro intrigo, di cui è difficile decifrare i contorni. Una sfida strana, forte, che lo costringerà a trovare soluzioni fino a quel momento per lui impensabili... Sullo sfondo, il ritratto di un'Italia ambigua, di luoghi in cui vivere sembra semplice purché non si abbia il coraggio, o la necessità, di guardare oltre l'apparenza delle cose. Diversi i protagonisti delle altre storie. Un torturatore fascista responsabile di note efferatezze viene riconosciuto e inseguito per le strade di Firenze; un impiegato modello subisce un'assurda accusa di furto e finisce per essere travolto dagli ingranaggi di una giustizia sempre meno giusta; e, più vicino ai nostri anni, un poliziotto e un giovane spacciatore instaurano un rapporto duro e commovente, con un intenso finale su una spiaggia solitaria, di fronte al mare. Quattro racconti noir dove Marco Vichi continua a scavare nella memoria della storia più recente, così spesso citata e, invece, troppe volte dimenticata.