"Nel 1957 Allen Ginsberg e Jack Kerouac sembrarono venire dal nulla, benché avessero scritto le loro poesie e romanzi underground fin dall'inizio degli anni cinquanta. Solo che nessuno aveva avuto il coraggio di pubblicarli. Davano voce all'irrequietezza e al disagio spiritale che molti sentivano senza riuscire a esprimere. Potenti desideri di una vita più libera trovarono improvvisamente espressione in parole scandite da ritmi efficaci, irresistibili. (...) La repressione crea intensità. Per me la fine degli anni cinquanta ebbe una intensità speciale, mai più eguagliata. Il movimento beat durò cinque anni e spinse molti ragazzi a mettersi sulla strada, emuli di Jack Kerouac. Per le ragazze la ricerca della libertà era più complicata. Ciò nondimeno, fu la mia rivoluzione. Non andai chissà dove. Mi allontanai dai quartieri di New York dov'ero nata e mi trasferii più verso il centro. Casualmente, finii con Jack Kerouac". Con poco rispetto per la rispettabilità e una fede senza limiti nella forza dell'amore, Personaggi minori racconta i turbamenti, le speranze, le follie di una ragazza beat.