Fotografo, collezionista, scrittore di diari, autore di libri, Peter Beard ha fatto della sua vita un'opera d'arte. È stato ritratto da Francis Bacon e Dalì. Ha scritto diari con Andy Warhol. Ha collaborato con Truman Capote e i Rolling Stones, creato libri con Jacqueline Onassis e Mick Jagger. Il suo amore per la natura selvaggia, che caratterizza gran parte del suo lavoro, inizia da adolescente. Dopo aver letto i libri di Karen Blixen acquistò un pezzo di terra vicino alla residenza della scrittrice. Erano i primi anni '60 e i grandi cacciatori guidavano i safari come aveva letto in "La mia Africa". Ma i tempi stavano cambiando. L'esplosione demografica sfidava le scarse risorse del paese e creava fortissime pressioni sugli animali. Beard documentò ciò che vedeva con diari, foto, collage. Andò controcorrente pubblicando lavori talvolta scioccanti sull'argomento, con cadaveri che giacevano a terra, fatti descritti accuratamente a macchina o a mano, talvolta con il sangue. Impossibile restare indifferenti di fronte all'opera di Beard che ammonisce: "Non si può giocare con madre natura, noi siamo artificiali, lontani da essa. Saremo il suo disastro".