Un salesiano slovacco nato in Serbia ricorda i tempi trascorsi all'Istituto Slovacco dei Santi Cirillo e Metodio di Roma dal '68 al '73. Fanno da sfondo la Chiesa del Silenzio, che in clandestinità portava avanti in Slovacchia il suo apostolato tra le maglie del comunismo e la Jugoslavia ai tempi di Tito. Nel suo libro Jozef Tomšík descrive, attraverso una serie di vivaci scene di vita quotidiana tra studio, gioco e preghiera, l'educazione dei giovanissimi slovacchi sotto la protezione di salesiani come don Augustín Nádaský, don Andrej Šandor e don Rudolf Blatnický. I principi educativi di don Augustín Nádaský si ispiravano al Sistema Preventivo di Don Bosco.