Nove racconti macabri al punto giusto. Veri e propri cortometraggi surreali in cui agiscono personaggi inverosimili, alle prese con avventure assurde ambientate in un mondo parallelo. Nel pi lungo di questi, che d il titolo a questa corrosiva raccolta, il giovane Haim trova lavoro nella pizzeria Kamikaze, due giorni dopo essersi suicidato. Con lui un tedesco, il quale sostiene che il posto gli ricorda Francoforte, con un pub niente male frequentato da numerose ragazze sole. Certo, alcune hanno lunghe cicatrici ai polsi, ma non detto che non ci stiano... Siamo nell'aldil dei suicidi, una sorta di limbo contiguo al mondo reale, con le stesse consuetudini e le medesime seccature: talk show scontatissimi in tv, giovani che paiono interessati solo a rimorchiare ragazze, scolarsi una marea di birre e fumare un sacco di canne. Alla fine a Haim accade anche involontariamente di sventare una rapina in un supermercato, finendo cos in un posto affollato di arabi, tutti suicidi per evidenti ragioni, ma con i quali si possono benissimo scambiare riflessioni politiche e religiose: "A questo punto cosa c' da temere? Siamo gi tutti morti...". Da questa raccolta stata tratta la black comedy "indie" "Wristcutters: a love story" di Goran Dukic (2007).