Questa raccolta selezionata da Pier Vincenzo Mnegaldo e anticipata in parte in una plaquette fuori commercio poco più di un anno fa, offre, pur nella sua esigua mole, un ricco approfondimento di Fortini poeta, epigrammista e traduttore. Di periodi e ispirazioni diverse, e testimoniando diversi aspetti della personalità poetica fortiniana (dal suo brechtismo, al surrealismo, alla poesia "milanese"degli anni Sessanta), i testi scelti ripropongono, sempre ad alto livello qualitativo, la stessa oscillazione che è del poeta edito: fra un'accanita astrazione, che può essere regressione alla storia in quanto allegoria, e una quotidianità ora aspra e punitva, ora dolce, rassicurante. O, a livello formale, tra la frase breve, serrata, che diventa sentenza, e il discorso articolato, la persuasione, l'intimazione. Anche questi inediti, che pure danno più spazio a un poeta divertito e divertente, mostrano un Fortini che incalza sempre nell'interrogare e nell'interrogarsi, che non lascia respiro né agli altri né a se stesso.