«Il lettore di questa raccolta del sommo poeta mistico persiano Jalal al-D¿n Rum¿» scrive il curatore Alessandro Bausani, il grande e compianto studioso della civiltà islamica «avrà il privilegio di conoscere ¿ e mi auguro di condividere ¿ un¿esperienza spirituale di un¿altezza, di una vastità, di una profondità a cui forse la letteratura mistica occidentale non ha saputo giungere. In questi mirabili versi l¿ebbrezza mistica, che infonde tutto l¿universo ¿ anche l¿acqua, l¿aria, la terra e il fuoco, la mente e il cuore ¿, coincide con la più assoluta lucidità intellettuale. La fuga verso Dio, di cui il verso poetico diviene lo specchio fedele, coincide con l¿accoglimento delle apparenze più violente e paradossali del mondo; il salto oltre la terra conduce al di là del bene e del male; la stasi spirituale coincide con la più labile e vertiginosa mobilità della fantasia poetica. A questo riguardo, un¿ultima, doverosa avvertenza: la poesia, per quanto alta come quella di Rum¿, è solo la parte emersa, la minima forse, dell¿iceberg del mistico».