Le vedemmo arrivare come aquiloni, cambiando le rotte con lenta inquietudine; la luce, attraverso le nebbie irradiate da un sole cangiante e anche noi, luminosi fiati, eravamo silenti. Pensieri combusti fra vapori eravamo e puntavamo quelle nere caravelle a precipizio sull'orizzonte del nostro cielo. Avremmo potuto scavare dimore notturne come storditi da un sonno cattivo, ma ci lasciammo portare e luce e vapore fummo. Gavotte de l'aven di Roberto Tondi