Osvaldo e Camilla, uniti da un amore solido e desiderosi di diventare genitori, decidono di intraprendere il percorso dell'adozione e, seguendo un intricato iter burocratico, giungono in Bielorussia dove il loro equilibro psichico e la loro forza di volontà vengono messi a dura prova. Le spiacevoli circostanze in cui si ritrovano fanno scoprire loro uno squallido mercato che nasconde, dietro la vita di innocenti bambini, sporchi interessi economici e criminali. Grazie al supporto e all'intervento del suo Ufficio, Osvaldo riesce a riacquistare la fiducia nelle istituzioni e a incoraggiare la sua Camilla con cui riesce a concludere l'iter adottivo. Rituffandosi a capofitto nel lavoro, Osvaldo si imbatte inaspettatamente in una vasta organizzazione criminale con emanazioni anche in altri Paesi, tra cui proprio la Bielorussia. Coadiuvato da due funzionari conosciuti in quel Paese, avvia una capillare attività investigativa che conduce all'arresto di decine di persone e allo smantellamento dell'organizzazione criminale.
Il racconto si snoda allinterno del vissuto di adozioni internazionali, narrato dal viaggio dei protagonisti: il tono, che si fa a momenti giornalistico e si apre alla denuncia, non perde mai limmediatezza delle emozioni autentiche e, spesso, sofferte. Senza retorica, ma con autenticità, il lettore inevitabilmente segue un percorso accidentato di sguardi delusi, di uninfanzia amaramente rubata, eppure la fiducia nellumanità sembra resistere attraverso la solidarietà di chi, impegnato nella propria strada autonoma, converge con gli altri verso un unico obiettivo. Un desiderio di giustizia anima lo sguardo narrante e contagia empaticamente chi legge: in ambienti spesso squallidi, i protagonisti non si appiattiscono nel loro ruolo, positivo o negativo che sia, ma si mostrano in tratti psicologici veri che sanno indurre, a tratti, un sorriso ironico.
Maria Antonietta Monaco
mariaantoniettamonaco - 03/07/2023 19:23