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Il Principe Azzurro vuole vivere, e si proietta fuori del proprio libro. Cade, assolutamente spaesato, in una società fine '800 già in buona parte corrotta. Scambia la notte di Carnevale per un girone infernale e una riunione sindacale per un'accolita di stregoni; trova un lavoro di giornalista e lo perde dopo essersi autosmentito; viene introdotto nella buona società per controllare le mosse di un terzetto di imbroglioni che cercano di sabotare una ferrovia; conosce due bambini che vorrebbero tanto che lui fosse quel che dice di essere, ed un'istitutrice che invece cerca di psicoanalizzarlo. Il finale è enigmatico: il Principe ritrova la Bella Addormentata, ma costei lo sfugge, rifugiandosi alfine in un ambiguo Luna Park, dove interpreta se stessa dormendo

Dettagli down

Generi Romanzi e Letterature » Fantasy , Fantasy Horror e Gothic » Fantasy

Editore Vieri Tosatti

Formato Ebook con Adobe DRM

Pubblicato 17/03/2015

Lingua Italiano

EAN-13 9786050365825

6 recensioni dei lettori  media voto 4  su  5
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Principe Azzurro ippolito1948

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voto 5 su 5 Molto ben scritto e storia interessantissima. Divertente la pittura di una società intrallazzatrice di fine 1800, ed enigmatiche le vicende del Castello misterioso e del totale rifiuto della ritrovata principessa verso il suo Principe. Costei lo sfugge, e finisce per cercare pace in....un finto Castello (quello di un Luna-Park!), ove può finalmente interpretare se stessa nel ruolo di Bella Addormentata. Quali spiegazioni all'enigma? Se ne potrebbero congetturare tante, ma la più intrigante è che il saturnino proprietario del Parco divertimenti (che non si perita di dichiararsi la reincarnazione di un celebre pirata inglese del '700) abbia in realtà salvato la Principessa dalla "reificazione" imminente per causa di un mondo completamente materiale, relegandola nell'unico posto per lei possibile, cioè un non-luogo....
Principe Azzurro monicapetrescu67

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voto 3 su 5 Un riverberante torrente di buon italiano In una di quelle giornate estive in cui non si ha voglia di fare nulla di particolare, ho letto questo volumetto, pensando solo di trascorrere un paio dore. Mi sono invece imbattuto in un torrente di ottimo italiano ed in una storia ancor più intrigante, che lascia una sensazione enigmatica indimenticabile. Ho meditato sui diversi interrogativi che appaiono senza soluzione: il totale diniego che la Bella Addormentata oppone ad ogni approccio del Principe è frutto di una sensazione di irrealtà e incompletezza che la porta a rifiutare la nuova vita e a nascondersi in un Parco divertimenti interpretando se stessa? Oppure si tratta della consapevolezza che le storie non possono nè debbono ripetersi? O ancora che per una legge misteriosa i grandi amori possono richiedere interi cicli cosmici per potersi ritrovare? E che significa quel Castello che assomiglia a quello della favola ma non lo è? E che oltretutto sembra quasi essere replicato dallaltro Castello: quello di cartapesta del Luna Park (cioè un non-luogo) nel quale ora la Principessa dorme il suo sonno simulato? Forse che come sosteneva un filosofo il principale scopo del mondo moderno sembrerebbe essere quello di voler sostituire ogni cosa con un fac-simile? O viceversa il luciferino ideatore del Luna Park ha salvato la Principessa reimmettendola in un sogno, dal momento che la vita in un mondo completamente materializzato avrebbe finito per distruggere una creatura che, almeno in parte, è fatta della sostanza di cui sono fatte le favole? Adesso cercherò le altre opere di Tosatti (mi dicevano fossero ormai finite al macero, ma invece sono reperibili su e-Bay). In particolare i racconti e le poesie in tedesco con traduzione contestuale. A quanto pare, egli fu prevalentemente un musicista, nonché autore di quasi tutti i libretti delle sue opere liriche. Ecco forse da dove gli è venuta quella musicalità della prosa che costituisce il lato più apprezzabile del libro.
Principe Azzurro simone1950

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voto 3 su 5 Il Principe Azzurro, di Vieri Tosatti. Una sorpresa con tanti retroscena. Ci sono dei casi in cui più del contenuto di un libro conta la dimensione del suo Autore, e questo è uno di quelli. Io conoscevo Tosatti, perché avendo amici in vari Conservatori sapevo già molto di lui, ed ora altro ho potuto ascoltare sul sito www.vieritosatti.org, stupendomi ogni volta che un tale musicista possa essere caduto nel dimenticatoio dopo una celebrità durata tra gli anni 50 e 70. La risposta è che Tosatti primeggia in quella schiera di compositori del `900 convinti che la musica potesse ancora giungere a più moderne espressioni, ma senza rinnegare la sua grande tradizione. Inevitabile fu allora entrare in collisione con le correnti delle avanguardie sostenute dal pensiero marxista. Tosatti, ed altri con lui, furono definiti epigoni di questo o di quello, inattuali, tradizionalisti, e con tali bolle di infamia estromessi dai circuiti teatrali. Oggi caduti tanti muri- si punta al recupero: di Tosatti ad es. è stata eseguita la Partita a Pugni, feroce parodia di un incontro di boxe (Franco Mannino definì questo lavoro di 15 minuti come un evento che ha cambiato la musica e il Teatro del `900!), Prima ancora il duo pianistico Brusco/Scolastra aveva riscoperto il Concerto della Demenza, parodia del Futurismo risalente al 1946. Ma intanto i maggiori Teatri navigano tra lincessante riproposizione del repertorio di opere anche grandissime ma che ormai conosciamo a memoria e le c.d. riesumazioni di opere e operine (magari anche di grandi autori, ma scritte senza ispirazione, per mere esigenze di contratti o di cassa). Con laggiunta di qualche novità che troppo spesso si risolve in noia mortale.. Dalla biografia di Tosatti apprendo che questi - isolatosi dagli ambienti musicali - dedicò gli ultimi anni della sua vita alla letteratura. Gli esiti furono: un volume con 50 poesie in tedesco con trad. italiana contestuale; due volumetti di racconti paradossali o fantastici; uno di polemiche e pensieri in libertà e finalmente- il Principe Azzurro. Lho letto dun fiato, e debbo dire che lo trovo allaltezza dellautore. Forse, lidea di far fuggire dal libro di Perrault il protagonista smanioso di vivere non è del tutto nuova, ma quel che ne segue è bello, e non privo di mistero. Il povero Principe finisce nel Carnevale e pensa di essere allInferno; scambia una riunione sindacale per unaccolita di stregoni; trova un lavoro di giornalista e lo perde dopo essersi candidamente autosmentito; incontra un politico onesto (nella cui casa vi sono due bambini che farebbero di tutto per fargli ammettere di essere il Principe Azzurro, ed unistitutrice che invece vorrebbe psicoanalizzarlo), che lo lancia in alta società, ma allo scopo di spiare le mosse di un terzetto di imbroglioni che cerca di sabotare una ferrovia (qui levidente riferimento è alla disastrosa politica italiana dei c.d. rami secchi, che minaccia di smantellare ancora migliaia di Km di ferrovie!). La seconda parte invece diventa enigmatica: dopo la visita ad un misterioso castello che sembra (ma non è) quello della favola il Principe ritrova la sua Principessa, ma costei lo respinge ed evita. E finisce miseramente per interpretare se stessa (dormendo) in un ambiguo Luna Park creato da un altro strano personaggio, lex- giornalista Silverni, che non fa mistero di considerarsi la reincarnazione del pirata John Silver, protagonista dell Isola del Tesoro di Stevenson. Cosa dire della patologica atarassia della Principessa? Una reincarnazione malriuscita? Cupio dissolvi? Consapevolezza che le cose non possono accadere due volte? O forse piuttosto il burbero Silverni/Silver ha salvato la Principessa dalla mercificazione che fatalmente lavrebbe assorbita in un mondo corrotto, mettendola nellunico posto per lei possibile, cioè un luogo irreale?
Principe Azzurro stefan1980

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voto 3 su 5 Un libro che mi è davvero piaciuto Mi sono imbattuto nel Principe Azzurro, unica opera letteraria (nellambito del romanzo; le altre opere e le poesie sono reperibili su e-Bay) di Vieri Tosatti. Notevole davvero, sia per la scrittura apparentemente semplice, fluida, che non scarica sul lettore il peso delle tante e intricate vicende, sia per le vicende stesse, che non sono quelle dellordinario romanzo contemporaneo sentimental-erotico bensì quelle di unantica leggenda ricollocata alla fine dell `800 in uno sfondo cinico-affaristico. Non è nuova lidea di estrapolare il Principe Azzurro dal suo libro di favole, ma è originale quanto ne consegue, con il poveretto completamente spaesato e disputato tra giornalisti, politici e intrallazzatori, nonché tra due bambini che vorrebbero tanto che egli fosse davvero il personaggio della favola e unistitutrice moderna armata di psicoanalisi. Tante le vicende ed i quadretti collaterali, al punto che la lettura ne risulterebbe farraginosa, se tutto non fosse raccontato con leggerezza e facilità davvero invidiabili (non per nulla apprendo che lautore è stato anzitutto un musicista, e pure di grosso calibro!...). Notevole anche la parte finale, con il ritrovamento di un enigmatico castello che assomiglia a quello della favola, nonché della Principessa che si rifiuta ad ogni confronto e si ritira in clausura in un ambiguo Luna Park, interpretando se stessa nel ruolo di Bella Addormentata. Equesta una requisitoria dellautore contro lintero mondo contemporaneo assurdo, cinico e invivibile oppure è la Principessa (ovvero e per il suo bene il saturnino manager del Parco divertimenti?) che si rende conto di non potersi inserire nella realtà essendo ancora costituita per metà di sogno e che quindi la sua sola collocazione possibile è quella in un luogo fittizio? Lautore non da alcuna indicazione al riguardo, ed anzi nella Prefazione avverte di non avere da proporre alcuno scioglimento, né di voler insinuare messaggi criptati, e men che mai denunce sociali (eppure, quel terzetto di gaglioffi che cerca con i mezzi più ridicoli di sabotare la ferrovia per poi ricomprarla fa tanto pensare mutatis mutandis a certi alti dirigenti delle FS e a certi Ministri che hanno rispolverato la fallimentare politica dei c.d. rami secchi! In Piemonte ne sanno già qualcosa....). Insomma, proprio una bella lettura, che mi ha fatto desiderare di conoscere anche il resto della produzione di Tosatti, specie in ambito musicale
Principe Azzurro miabel

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voto 3 su 5 Ho letto il breve romanzo Principe Azzurro di Vieri Tosatti. Strano e intrigante, con leroe di Perrault che vuole vivere e quindi (dopo accesa discussione con la Fata Cattiva, che invece è buonissima) si proietta fuori del suo libro, gettandosi a capofitto in un mondo fine `800 dove già la fanno da padroni mestatori e intrallazzatori, come ad es. il terzetto di lestofanti che cerca di sabotare la ferrovia per riacquistarla a prezzo stracciato. Ma ci sono anche personaggi a loro modo positivi: lo stesso Principe, il cui candore disarmante sembra guidarlo nelle insidie, un politico singolarmente onesto, un amico (quasi) leale (da sbellicarsi la scena dellubriacatura nellalbergo!), i due bambini che vorrebbero tanto credere allimpossibile evento ed il luciferino giornalista/imprenditore Silverni, che non fa mistero di considerarsi una reincarnazione del pirata John Silver (personaggio storico, ma anche uno dei protagonisti di un opera dello stesso Tosatti, cioè l Isola del Tesoro, basata sul romanzo omonimo di Stevenson). Lo so, perché io conoscevo bene Tosatti, ma come musicista, non come scrittore. Scomparso da alcuni anni, Tosatti appartiene a quel gruppo di importanti musicisti che non si sono voluti piegare alla dittatura culturale delle scuole musicali del `900 che potremmo assai genericamente definire di sinistra, e quindi sono stati emarginati dai circuiti teatrali e dalla critica. Peccato, poiché ho avuto la fortuna di ascoltare a Roma Olimpico nel 2012 la Partita a Pugni: un quarto dora di musica sensazionale.. Adesso sono alla ricerca di altre opere, e ho scoperto che molto si può trovare sul sito www.vieritosatti.org, curato dal suo ex-allievo Andrea Riderelli. Tornando al romanzo, verso la fine il Principe ritrova la sua Bella Addormentata, ma costei non solo sembra non riconoscerlo, ma messa alle strette lo sfugge. Una reincarnazione malriuscita? La certezza che le cose non possano e non debbano ripetersi due volte? Cupio dissolvi? E cosa vuol significare quel misterioso Castello che sembra (ma non è) quello avito della leggenda? Risposte non ci sono; alla fine la Principessa si adatta a fare quello per cui era stata inventata da Perrault: dormire, interpretando se stessa in un ambiguo Luna Park ideato dal luciferino Silverni /Silver. Unico rifugio possibile per un essere che sa di vivere fuori della realtà? Allusione a quel famoso detto secondo il quale il senso ultimo della presente epoca starebbe nel sostituire ogni cosa con un suo fac-simile? Denuncia dellimperante processo globale di mercificazione? O piuttosto Silverni ha salvato la Principessa dal contatto con il mondo impuro, e quindi da una definitiva terrestrizzazione, ricoverandola nel proprio Luna Park? Anche stavolta, risposte non ce ne sono: restano solo i due bambini che, un poco cresciuti, riconoscono che cose simili proprio non possono succedere e tutto deve essere stato un abbaglio, come del resto aveva loro già spiegato listitutrice con il proprio armamentario psicoanalitico
Principe Azzurro cassia1954

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voto 3 su 5 Cominciando a leggere il Principe Azzurro di Tosatti credevo si trattasse dellennesima variazione di qualche moderna storia sentimental/erotica basata sul fatale incontro di una fanciulla con un uomo ricco, misterioso e affascinante. Tuttaltro: il Principe è proprio quello di Perrault, che, ansioso di vivere, dopo una discussione con la Fata cattiva si getta nel mondo contemporaneo (per lesattezza di fine `800, ma già abbondantemente inquinato da politica e malaffare). Ne seguono vicende a volte spassosissime e a volte curiose, fra intrallazzatori che brigano per rovinare una ferrovia, bambini che farebbero le carte false pur di accertare che lospite è proprio il Principe Azzurro, unistitutrice che invece vorrebbe curarlo con la psicoanalisi, un imprenditore che si ritiene la reincarnazione del pirata John Silver, ecc.ecc. Poi, una virata verso lenigmatico, con la ritrovata Principessa che rifiuta ogni contatto e finisce per interpretare se stessa (dormendo!) in un ambiguo Luna Park. Insomma, a parte la buona concatenazione degli eventi e il gradevole stile, questo libro è cosa del tutto diversa da quanto mi aspettassi, e mi è assai piaciuto. Ancor più interessante apprendere dalle note che lautore non era uno scrittore di professione bensì un musicista, che negli ultimi 20 anni di vita ha abbandonato la musica per incompatibilità con gli ambienti ufficiali e si è dedicato alla letteratura. Oltre a questo breve romanzo la sua produzione comprende due volumetti di racconti assurdi, fantastici o paradossali, uno di considerazioni e polemiche varie ed una raccolta di 50 poesie scritte in tedesco con traduzione italiana a fronte. Penso di fare cosa utile per i lettori segnalando che queste opere non sono mai state rieditate finora, e alle prime ricerche sembravano introvabili. Ho invece scoperto che sono tutte reperibili su e-Bay. Io nel frattempo passerò a Wikipedia per cercare di sapere qualcosa sul Tosatti musicista.
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