Speravamo di non vedere più scene del genere. Invece, è quanto accade, oggi, nella "civilissima" America, decisa a cancellare ogni tributo all'illustre genovese. Certo, Colombo ha le sue colpe. Fu, senz'altro, uno schiavista. Non meno di molti suoi contemporanei. Le fonti ne hanno rivelato i metodi brutali. Tuttavia, su di lui v'è ancora molta confusione: uomo del medioevo, uomo del rinascimento, uomo di scienza, cattivo amministratore, assetato d'oro e di ricchezze, fervente crociato, brutale assassino. Può darsi che qualcuna di queste definizioni gli sia confacente, anche se il nostro non è certo uno che si lascia incasellare. Ma ch'egli si sia macchiato d'un vero genocidio significa, forse, travisare i fatti. Ciò non significa ch'egli non possa assurgere a simbolo della sete di conquista degli Europei. Ad altri queste valutazioni. A noi interessa soltanto mettere un po' d'ordine.
Ho letto Processo a Colombo tutto in un fiato.
Scritto, come sempre, con taglio spedito anche se molto documentato. La sostanza del cosiddetto processo che Antonio Musarra diligentemente e intelligentemente descrive è l'enorme ipocrisia del Colonialismo Culturale della nostra perdente se non decadente civiltà Occidentale che, migrata in America, ha prodotto un bastione del nuovo multiculturalismo assolutistico, in cui ogni ostacolo all'applicazione dei principi della supremazia AMERICANA sono considerati nemici da abbattere.
Nel caso di Colombo l'ipocrisia Americana si allarga alla acquisita Missione a favore dei diritti dei Nativi calpestati da un "Colombo" schiavista e crudele.
Ruffianeria americana tipica di una Nazione che dell'opportunismo politico, economico, culturale, religioso e sociale ha DA SEMPRE fatto una bandiera, anzi, peggio, un DOGMA.
Colombo vittima del potere improvvisamente scoppiatogli tra le mani dovendo coniugare SENSO e DISSENSO nei confronti di Bestie spagnole e "Colombe" spagnole.
Una Piramide di Fango costruita come anche oggi avviene, e, nel nostro caso, per distruggere un uomo Nuovo che aveva applicato il BUON SENSO come nel XV e nel XVI secolo era d'uso, cioè applicando l'unica regola conosciuta: la FORZA, applicazione comune in unepoca, come da sempre, contraddistinta dalla VIOLENZA mascherata dal dito indice puntato di uno sputtanato connubio tra STATO E CHIESA CATTOLICA, ambedue complici di schiere di vittime in tutti i continenti nel nome, distorto, di un dio comune, sia esso Spirito, alias Dio, o Materiale, alias il denaro.
Interessantissimi i riferimenti a unalleanza con il Gran Khan per riprendere, con una manovra a tenaglia, il controllo di Bisanzio divenuta ottomana, o il desiderio di una missione verso le Indie con la quale trovare fondi per finanziare una nuova crociata per riprendere Gerusalemme, o il possibile tradimento di Colombo per trasferire i vantaggi economici della sua Missione nelle Indie in favore di Genova.
Giudizio finale positivo per un libro che ti prende subito e tinvoglia a voler vedere COME VA FINIRE un Processo che non avrà mai fine perché la Verità è sempre figlia di una ulteriore Bugia.
Giovanni Fontana
solisoleliveit - 03/02/2019 21:59