"La mia è una casa solida, piantata come una quercia in mezzo alla campagna, e non c'é vento né tempesta che la scuota. Quando chiudo gli scuri a sera, mi sento al sicuro come in una fortezza. Quel che più mi piace della mia casa sono gli odori. Quelli di primavera che arrivano dall'esterno colla brezza ed il primo tepore, e si condfondono col profumo del mangiare, del sapone e della lisciva che adopero per le grandi pulizie una volta l'anno. Quelli violenti dell'estate, che con la gran calura si fan pungenti...quelli del'autunno, col profumo della prima legna che arde e della terra bagnata tutt'attorno... E quelli dell'inverno che a loro modo son violenti come quelli estivi". Così una signora di campagna vissuta in Toscana sul finire dell'Ottocento ritrae nelle pagine del suo diario una vita quotidiana fatta di irrequietezze, curiosità, ribellioni, ma soprattutto di amore, tenacia e gaiezza. Alle annotazioni intimistiche si alternano consigli utili, ricette di cucina e di belezza, regole per il saper vivere e per il governo della casa. Laura Grimaldi, con estremo rispetto per la forma e le intenzioni della nonna, che portava il suo stesso nome (Laura Tanini de Macis) e che viveva nella casa sul poggio toscano, ha raccolto e riordinato questo ricco materiale, composto da lettere, appunti, "Novellette" e commenti scritti, traducendolo in un caloroso racconto di vita vissuta.