Roma, 1880. Pietro e Lea sono in bilico fra due mondi. Lui è apprendista nella bottega di un falegname, ma per questa scelta è stato disconosciuto dalla sua famiglia, appartenente alla nobiltà romana fedele al Papa e ostile agli "occupanti piemontesi". Lei è ospite dello zio, conte per nascita ma repubblicano, ora deputato dell'opposizione. Quando un problema con una porta rende urgente l'intervento di un falegname, i due giovani si incontrano e ben presto scoprono qualcosa una nell'altro. Tutto sembra dividerli e faticano ad accettare un'attrazione così dirompente. Il loro sarà un cammino lungo e difficile, ma la vera passione sa sempre come ricompensare ogni sforzo...
Ho amato particolarmente la storia di Lea e Pietro, a tratti fresca e spensierata, soprattutto nella prima parte. Se a tratti ricorda per alcuni particolari Debiti damore, ho molto apprezzato il lavoro svolto dal falegname in casa Vinci, per l'ingegno, la manualità, quindi le descrizioni e luso dei sensi, che come spiega Pietro A volte penso di vedere più con le mani che con gli occhi. Promesse damore si divora e si ama grazie alla penna di Maria Masella che si tinge di intrighi e passione.
Maika Medici - 12/01/2022 12:02