"Dall'avversione della critica parte Clara Arosio per analizzare i due libri ('La donna della domenica' e 'A che punto è la notte'), in un'introduzione che mette a fuoco le caratteristiche dei testi e ne individua l'ascendenza nel grande romanzo ottocentesco, da Balzac a Dumas, grazie anche alla capacità degli autori di creare grandi affreschi umani e sociali e al loro porsi come narratori onniscienti in grado, però, di penetrare nei pensieri e nei punti di vista di ognuno. [...] L'autrice sa cogliere con acume anche i dettagli e le sfumature delle tecniche e del linguaggio adottati dagli autori. Dando conto della multiforme poliedricità della narrazione e dei riferimenti culturali proteiformi ed eclettici presenti nella narrativa di due grandi autori, dei quali non si è ancora parlato abbastanza, Clara Arosio va a colmare una grave lacuna." (Dalla Prefazione di Heiko H. Caimi)