Prima di divenire celebre nel 1916 con il romanzo "Il fuoco", con il quale vinse il premio Goncourt, nel 1908 H. Barbusse scrisse il romanzo naturalista "L'inferno", che nelle intenzioni dell'autore doveva portare, amplificandone le angolosità e i paradossi, la vita nella letteratura. L'operazione di Barbusse si realizza pienamente in quest'opera, strutturata su un solo punto di vista, quello di un buco nel muro. Una crepa fra due stanze della Parigi bigia dei cicli bohèmiens, una piccola fessura che diventa un cannocchiale per sbirciare le vicende dei protagonisti e smascherarli senza che essi possano vedersi. Un libro audace che insegue, nelle sue pagine, la verità formidabile e l'autenticità degli uomini e delle cose.