Rientrato in italia, nel 1997 Toni Negri varca la soglia del carcere di Rebibbia. A fargli visita, tra gli altri, è Teresilla, suora «calabrese, minuta e pacata», con cui discorre di delusioni personali e politiche, di ingiustizia, procedure penali e istituzioni detentive. Oltre a coinvolgerlo nel lavoro a favore dei detenuti comuni, Suor Teresilla lo invita a redigere articoli per «riparazione mariana», trimestrale delle Serve di Maria Riparatrici. Il «non credente» Negri si confronta così con tematiche dal profondo significato umano e religioso: il mistero dell'Eucaristia, l'importanza del perdono, il suo passato nell'Azione Cattolica, la preghiera come fonte di coraggio per «chi soffre e lotta».