Moltissimi l'avranno pensato almeno una volta: quasi quasi mi licenzio, me ne vado, cambio vita. Ma nella maggior parte dei casi questo impulso resta privo di conseguenze, un pensiero isolato e di fatto inattuabile. Come si fa ad abbandonare il lavoro, il punto di riferimento più importante - dal punto di vista economico ma anche sociale e familiare -nella vita di una persona? Eppure la spinta al cambiamento non va sottovalutata. Può nascere da sentimenti negativi - ansia, frustrazione, senso di inadeguatezza - che però vanno ascoltati e indagati, perché portatori di un significato più profondo: spesso la vita che conduciamo non è adatta a noi. La crisi professionale può così diventare una grande opportunità di rinnovamento, una salutare doccia fredda grazie alla quale ritrovare motivazione, forza e inventiva. Questo libro, scritto da Roberto D'Incau, cacciatore di teste di grande esperienza, e Rosa Tessa, giornalista eclettica e competente, offre un grande varietà di spunti e consigli per affrontare con coraggio e ottimismo questo difficile passaggio.
Quasi quasi mi licenzio. Non è mai troppo tardi per cambiare vita
Anonimo - 13/05/2010 10:49
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Chi fa l'operaio, chi fatica ad arrivare alla fine del mese, chi non ha denaro da parte, può fare a meno di leggere questo libro, perchè qui si parla di laureati, manager, ricchi, liberi professionisti, imprenditori, tutta gente che non ha bisogno di un libro per cambiar vita, perchè quel che conta è il denaro: se ce l'hai puoi sognare e provare a cambiare, altrimenti no.
Anonimo - 13/05/2010 10:49