Che cos'è una scienza? E che significa essere scienziati oggi? A queste domande, riferite in particolare alle scienze sociali, aveva provato a rispondere un secolo fa Max Weber. Egli fece appello a quelli che considerava i due caratteri essenziali dell'impresa scientifica: la razionalità, intesa come la forma oggettivante dell'argomentazione logica e la responsabilità, intesa come la rinuncia a ricorrere ad autorità supreme (quali Dio o una particolare ideologia) per giustificare le proprie scelte di valore. Questo volume prova a ripercorrere la proposta weberiana e a rimetterla al centro del dibattito epistemologico contemporaneo, facendo nel contempo emergere i limiti entro i quali essa conserva la sua validità. Si scoprono in tal modo le radici etiche di una scienza laica e rigorosa.