Freddo, fame, povertà, sono tra i primi ricordi di Hanna Lundmark. Cresciuta in un.umile famiglia nel nord della Svezia, raggiunge l'Africa per vie misteriose, e in Mozambico trova la ricchezza, e il potere. Hanna si sente una donna tra le altre donne, vicina alle prostitute, di cui cerca la complicità e l'amicizia. Ma le donne nere sono diffidenti, non l'accettano: per loro Hanna è prima di tutto una bianca, una colonizzatrice. A poco a poco, Hanna cambia, e assume un ruolo nuovo e inaspettato.
La nostra recensione
Se volete vedere un bel film, leggetevi "Ricordi di un angelo sporco": le immagini appariranno nella vostra mente come se foste al cinema.1903: una grave carestia si abbatte sulla Svezia. Hanna, la protagonista, è costretta a lasciare la sua casa, sua madre e i suoi quattro fratellini per andare a cercare fortuna altrove. Così, appena compiuti i diciotto anni, sale su una slitta trainata da un cavallo nero e scivola lontano dagli affetti e da se stessa. Direzione: il mare. Si imbarca su una nave a vapore, si innamora del nostromo. E lo sposa. Ma dopo nemmeno un mese dalle nozze, suo marito verrà sepolto in una fossa profonda 1.935 metri, in fondo al mare. Di nuovo la solitudine, una solitudine profonda tanti metri quanti quelli che la separano dal suo amore. Le circostanze della vita e un nuovo matrimonio la porteranno a diventare, per un equivoco, la tenutaria di un bordello in Africa. Non solo: possiederà, oltre all'albergo di dubbia fama, un magazzino di tessuti, nove asini e uno scimpanzé, Carlos, che accende i sigari ai clienti.Hanna si troverà a districarsi in un mondo di bianchi e di neri che le risulta incomprensibile. E si impegnerà in una frustrante lotta per dare dignità ai neri. Oltre che per ritrovare se stessa e la sua anima ormai mezza bianca e mezza nera. E soprattutto, si avvolgerà stretta nel filo conduttore di tutto il romanzo: l'inganno. Hanna verrà ingannata, ingannerà altri e spesso ingannerà se stessa. Fino all'ultimo inganno finale, in cui scomparirà senza lasciare tracce. Grazie a un sacchetto e una polverina azzurra. Rossella Calabrò)