Ritratti rituali. Ediz. illustrata

Ritratti rituali è una ricerca sulla creatività dell¿uomo e sulle forme della natura. Il volume presenta una selezione di 50 bianchi e neri raffiguranti volti in terracotta provenienti dai santuari del territorio di Teano (Caserta) - dove viveva la popolazione dei Sidicini - e custoditi nel Museo Archeologico di Teanum Sidicinum. L¿abile lavoro di Luigi Spina è efficacemente descritto da Roberto Mutti: Spina ha voluto confrontarsi con il tema del mistero ... Il grande merito di Luigi Spina è stato quello di aver intuito le potenzialità espressive che queste teste di terracotta possiedono, se solo le si fa emergere, e di averle quindi catturate non solo facendo ricorso alla tecnica di ripresa, ma anche a un raffinato bianconero, grazie al quale tutte le sfumature del mistero sono state evocate. La stessa posizione di ripresa ci obbliga a osservare quei volti frontalmente, così la prima cosa che si nota sono gli occhi: ti guardano fissi, sembrano occhiaie vuote eppure hanno una grande forza magnetica che un po¿ mette in imbarazzo. Non è facile capire subito il perché, poi ci si accorge che dipende dal fatto che quegli occhi sembrano interrogare. Loro sono lì di fronte a noi ma provengono da un passato difficile da quantificare, sono lontani nei secoli eppure sembrano nostri contemporanei forse perché quegli sguardi si interrogano, come abbiamo fatto, facciamo e sicuramente continueremo a fare, sui perché della vita. Accanto a queste immagini, Luigi Spina ne inserisce altre di stampo naturalistico e la scelta non è affatto casuale perché sembra ci voglia ricordare che per comprendere davvero il passato bisogna inscriverlo in un processo cui solo la natura può conferire un senso compiuto.

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