Roma getta la sua ombra sul territorio circostante, rendendolo una sua appendice priva di qualità, sulla quale si riverberano i mali dell'urbe. Oggi, però, nuove economie e nuove domande di città si ricompongono all'esterno della Capitale, in forme e modalità non governate che lasciano intravedere un salto di scala, una Roma «grande formato» in grado di proiettarsi su gran parte del Centro Italia. Nel frattempo, la campagna si è già trasformata in metropoli, ma senza passare per la città. A sostegno di questa interpretazione, il volume offre una lettura inedita e documentata dell'area funzionale della Capitale, inscrivibile in un quadrilatero di 100 × 100 chilometri, e un'analisi del quadro delle sue relazioni con le città medie del Lazio e con le province di Terni e dell'Aquila. Questo mondo ancora inesplorato può essere interpretato solo attraverso nuove mappe e nuove categorizzazioni che consentano di evidenziare la riorganizzazione del sistema produttivo per individuare le sinergie attuali e possibili fra i territori.