Questo libro è un mosaico che comprende richiami geografici come l'Isola di Sant'Antico di Antonio Biggio, l'Oasi di Monte Arcosu di Giovanni Paulis, il Supramonte selvaggio di Massimiliano Mele, lo Stagno di Platamona di Alberto Frattus (valido fotografo prematuramente scomparso), la Giara di Gianfranco Fois, storico narratore dell'altopiano e i paesaggi stradali di una "terra da viaggiare" di Alberto Maisto insieme a quelli visti dall'alto di Marcello Chiodino, grande appassionato di fotografia col drone. Le suggestioni sono affidate alle albe e ai tramonti di Alessandro Carboni, alle rocce del parco della Maddalena di Mirko Ugo e alla raffinata grazia dei fiori spontanei di Bettina Puddu. Ambienti particolari come le grotte e i fondali marini sono raccontati da Vittorio Crobu (la magia delle eccentriche) e da Miho Tsuruoka (la vitale importanza della prateria di posidonia). Gli animali sono presenti con specie spettacolari come il Falco della regina di Giuseppe Sedda, poco conosciute come la Gallina prataiola di Gabriele Espis oppure note, ma di cui si parla poco, come il Daino di Bobore Frau ed Edoardo Simula. Ci sono presenze effimere e affascinanti come le farfalle di Mauro Doneddu insieme a specie ingiustamente invise e fonte di superstizione come i rettili di Matteo Di Nicola e i pipistrelli di Mauro Mucedda. Un discorso a parte merita il capitolo di Alfonso Mascia, tutt'ora l'unico fotografo ad aver avuto la possibilità di documentare da vicino, in assoluta sicurezza, la nidificazione dei fenicotteri "sardi". Infine il mio racconto dell'agonia di Sas Baddes, una delle più antiche foreste di leccio rimaste in Europa. "Sardegna 20 storie di Natura" dunque, senza avere la pretesa di illustrare compiutamente le varietà ambientali della nostra isola, si presenta come un insieme di immagini e di racconti, scritti con passione, competenza e sentimento, che esaltano alcune delle infinite e complesse diversità di una terra sempre più simile ad un piccolo continente.