In Scrivere la vita, raccolta di testi brevi allincrocio tra saggistica e memorie, Helen Epstein reinterpreta, nello stile chiaro e diretto che la contraddistingue, il proprio vissuto di giornalista, scrittrice di memorie, figlia di sopravvissuti allOlocausto e analizzanda. Da New York a Gerusalemme, da Praga a Boston, lautrice si immerge con il lettore nel flusso dei ricordi e delle esperienze. Con accuratezza giornalistica e agilità narrativa, ripercorre il proprio percorso professionale, cominciato per caso a Praga, durante linvasione sovietica dellagosto 1968, e maturato in Israele e negli Stati Uniti, paese in cui la famiglia Epstein aveva già trovato rifugio ventanni prima. Saranno proprio le complesse vicende familiari a spingere lautrice verso il genere memorialistico, con la pubblicazione di Figli dellOlocausto e Di madre in figlia; tra questi eventi spicca la morte della madre, ultima di una genealogia di donne la cui storia viene ricostruita attraverso indagini minuziose e il prezioso aiuto di altre persone. In questa ricerca necessaria e dolorosa, leggere memorie scritte da altri, come il Libro rosso di Jung e le opere di molte scrittrici, si rivela unesperienza profondamente curativa, complementare al lungo percorso psicoanalitico che aiuterà lautrice a portare in superficie ricordi traumatici sepolti nel profondo della memoria.
Elisa Renso è laureata in Lingue e letterature straniere e insegna inglese nella scuola secondaria di primo grado. Ha già tradotto Di madre in figlia e curato la seconda edizione italiana di Figli dellOlocausto.