Momento magico negli sviluppi dell'arte del Rinascimento, il Cinquecento assume nel Meridione d'Italia aspetti di assoluta originalità: soprattutto nel campo della scultura, settore di ricerca da sempre trascurato, e in gran parte totalmente ignorato, malgrado la ricchezza e l'elevato livello qualitativo del patrimonio ancora esistente. Alla carenza di letteratura sull'argomento viene ora a supplire in parte quest'opera: un contributo significativo all'approfondimento e alla divulgazione delle conoscenze sulla produzione plastica, non soltanto degli artisti più eminenti, quali Girolamo Santacroce, Giovanni da Nola, Annibale Caccavello, Antonello Cagini, Michelangelo Nacherino o Pietro Bernini, ma anche di personalità minori, o meno note, come Martino Montanini, Rinaldo Bonanno, Giuliano Mancino, Antonello Freri, Andrea Calamech, Antonino Ferraro. Il nuovo, ampio e generale inquadramento storico della materia, la documentazione fotografica di circa trecento opere, in gran parte inedite, ed un testo chiaro e conciso estendono l'interesse dell'opera dalla ristretta cerchia degli specialisti al pubblico più vasto dei tanti cittadini 'detentori', spesso inconsapevoli, di un patrimonio d'arte così prezioso.