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Senso civico. Ricordi e pensieri di un giudice mantovano - Giovanni Scaglioni
Senso civico. Ricordi e pensieri di un giudice mantovano - Giovanni Scaglioni

Senso civico. Ricordi e pensieri di un giudice mantovano

Giovanni Scaglioni
pubblicato da Sometti

Prezzo online:
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Disponibile in 4-5 giorni. la disponibilità è espressa in giorni lavorativi e fa riferimento ad un singolo pezzo
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Giovanni Scaglioni ha trascorso gran parte della propria esistenza nelle aule dei tribunali, in veste di procuratore e giudice. Attento osservatore e conoscitore della natura umana, in questi anni non ha mancato di far sentire pubblicamente la propria voce attraverso una serie di lettere, considerazioni e ricordi spesso pubblicati dalla stampa locale o sui social media. I suoi interventi hanno spesso animato il dibattito civile e culturale mantovano, talvolta sollevando dubbi o mettendo in luce alcune contraddizioni legate alla vita cittadina, oppure contribuendo al dibattito sempre vivo e spinoso che circonda la giustizia e il ruolo della magistratura, o infine riportando gustosi aneddoti forensi e ricordando importanti figure incontrate sul cammino di giudice. Il senso civico espresso con la parola è dunque il tema che sta alla base di questo libro, una selezione di scritti che con ironia e indipendenza di giudizio propongono al lettore una serie di riflessioni, amare o sorridenti, comunque espressioni di una profonda libertà di pensiero.

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Generi Romanzi e Letterature » Diari, Lettere, Memorie , Storia e Biografie » Biografie Diari e Memorie » Memorie , Psicologia e Filosofia » Filosofia: Specifiche aree » Filosofia del diritto , Economia Diritto e Lavoro » Diritto » Sistema legale

Editore Sometti

Collana Biografie

Formato Brossura

Pubblicato 24/05/2023

Pagine 224

Lingua Italiano

Isbn o codice id 9788874958870

1 recensioni dei lettori  media voto 4  su  5
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Senso civico. Ricordi e pensieri di un giudice mantovano renzo.montagnoli1

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voto 4 su 5 Prima di passare alla lettura di questo libro mi sono chiesto quali ne fossero le finalità e perché un ex magistrato abbia voluto tracciare la sua vita con una specie di memoriale. E difficile, se non impossibile, entrare nella mente umana, ma in mio soccorso sono venute le prime pagine, dalla dedica alla moglie e al figlio, laddove scrive anche per tenere accesa la tenue luce del mio crepuscolo - una frase struggente che posso ben capire anche per la mia non certo fresca età - alla presentazione che è un sentito omaggio a quella città dove così a lungo ha esercitato la sua professione. Certamente è nella natura di ognuno di noi cercare di lasciare una traccia tangibile della nostra esistenza che non sfugga allimplacabile oblio del tempo quando questa è fatta solo dai ricordi in chi dei propri cari resta, nella speranza, spesso inconscia, che un libro, magari ospitato fra tanti in una biblioteca, possa finire nelle mani di qualcuno che ignora e che così viene a sapere. Il presupposto è che ci sia qualcosa da raccontare e nella vita di un giudice sono tante le cose e i fatti che possono interessare i terzi, tanto che io e gli amici più stretti lo abbiamo a suo tempo sollecitato in proposito. Allepoca non promise niente, poi allimprovviso questanno luscita di questo Senso civico, fatto di tanti piccoli argomenti che lautore ha preferito suddividere, per omogeneità dei temi, in cinque capitoli. Il primo capitolo tratta degli aneddoti giudiziari e, trattandosi appunto di aneddoti, non pochi muovono al sorriso, ed è giustamente introduttivo allopera, mettendo a proprio agio il lettore, timoroso di imbattersi in una scrittura greve e fin troppo professionale, il che per fortuna non è. Una volta che ci si sente ben disposti è il momento di passare alle Cose mantovane, dalla vicenda della vasca battesimale in SantAndrea alla trasparenza economica per la Diocesi di Mantova, il che potrebbe far supporre a qualcuno una sorta di anticlericalismo che non cè, perché sempre si ragiona e si scrive secondo diritto. Varia è pure la terza parte, quella sui magistrati, in cui diverse pagine sono dedicate allattuale ministro della Giustizia Carlo Nordio, un ex procuratore le cui decisioni sono oggetto in questi giorni di notevoli controversie. Non manca in questa parte una dissertazione giuridica che condivido pienamente sulla legittimità dellastensione dal voto sui referendum. A pagina 145 comincia il Capitolo sullEtica e politica, due termini che nel nostro paese sembrano nettamente in contrasto. E forse la parte più interessante, che meriterebbe da parte mia una trattazione assai più ampia, ma è evidente che questo non è il luogo per poterlo fare, per ragioni sia di spazio che di tempo. Di conseguenza mi limiterò a consigliarne una lettura ancor più attenta di quella usata per gli altri tre capitoli; dati gli argomenti sarebbe opportuna una certa conoscenza del diritto, ma sono dellidea che per lesposizione snella e per lassenza di tecnicismi non pochi articoli potranno essere compresi anche da chi non è della materia. La quinta e ultima parte è quasi dobbligo, perché è lomaggio a colleghi e avvocati che sono scomparsi, persone con cui si era instaurato un rapporto di amicizia, normale nel caso di altri magistrati del locale tribunale, meno frequente per gli avvocati del Foro di Mantova. Il libro si legge facilmente e invita sovente a riflessioni, non solo di carattere giuridico, ma anche etico, ed è in grado di costituire un accrescimento culturale, un vantaggio per niente trascurabile, perché in tutta sincerità spesso non è riscontrabile in opere di memorialistica, destinate più a incuriosire che a istruire; a Senso civico invece si può benissimo attribuire la famosa locuzione latina jucunde docet e questo è già bastevole per renderne consigliabile la lettura.

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