Settanta. Autobiografia di un film

A chi non piace vedere un film? Si può amare la commedia, il giallo, il western, oppure i cartoon, il dramma, le comiche... nessuno resiste alla sua magia. Nessuno, però, può conoscere i sentimenti, i pensieri, la 'vita' di queste creature artistiche che da un secolo ci tengono compagnia e, come la musica o un romanzo, ci nutrono il cuore e la mente con immagini, suoni e storie. Andrea Kerbaker, che già ha proposto le vicende di un libro e poi di un disco in "Diecimila" e "Trentatré e 1/3", racconta qui le avventure di un film. E' quasi una fiaba - ariosa, leggera, a tratti perfino commovente - narrata in prima persona da un capolavoro del muto che, per la sua grandezza, ha avuto l'onore di passare dalla pellicola originaria in videocassetta e infine in DVD. Una bella carriera, non c'è che dire; soprattutto, un itinerario che gli ha consentito di conoscere più o meno l'intera storia del cinema, dai primi, gloriosi bianchi e neri senza sonoro alle smaglianti produzioni della Hollywood degli anni Cinquanta, "nello splendore dei settanta millimetri" (ecco spiegato il curioso titolo del volume), ai sofisticati prodotti ipertecnologici di oggi. I suoi incontri permettono così anche a noi di 'rivedere' le opere immortali di Chaplin e Lang, Eisenstein e Murnau, Hitchcock, Ford, Truffaut, Kubrick, Spielberg e molti altri film, anche di cassetta, che forse ci sono sfuggiti o non ci hanno colpito, e tuttavia fanno parte a pieno titolo della 'fabbrica dei sogni'. Un piccolo libro che ci regala grandi emozioni. Un affettuoso, sincero omaggio a una forma d'arte che forse più di altre sa rappresentare il nostro tempo.

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