Come tessere di un mosaico, i ricordi raccolti in questo libro compongono, poco a poco, il ritratto di un uomo il cui nome, benché legato alla regia di alcune delle più importanti operazioni finanziarie degli ultimi anni, può risultare sconosciuto al grande pubblico. La storia di Silvano Pontello non è solo la vicenda di un personaggio che ha perseguito, con determinazione, discrezione e successo, gli obiettivi professionali che si era prefisso, ma è anche la storia emblematica di uno dei tanti 'self made man' che hanno dato vita al fenomeno del Nordest italiano. Dall'infanzia nelle campagne venete alla vita di fabbrica, dalle prime esperienze nel mondo della finanza, nella Milano degli anni sessanta, all'approdo a Padova nella Banca Antoniana, che gli offrì un ideale trampolino di lancio per la sua affermazione, il libro offre interessanti e inediti squarci sul sistema economico italiano degli ultimi trenta anni. Le testimonianze raccolte appartengono a imprenditori, banchieri, giornalisti, docenti universitari, ma anche a persone comuni, che hanno conosciuto Silvano Pontello quando era un semplice studente-lavoratore, o che hanno lavorato al suo fianco per anni, o che l'hanno incrociato solo più recentemente, quando combatteva con la malattia che, alla fine, ha avuto ragione di lui. Il ritratto che emerge si fa più nitido a ogni testimonianza ed è pervaso da quell'umanità, da quel gusto della sfida e da quella sottile e immancabile ironia che rendono Silvano Pontello un personaggio veramente straordinario.
Con due postfazioni: "L'epilogo di una generazione che non c'è più" di Ferruccio de Bortoli e "E, sullo sfondo, il Veneto" di Francesco Jori.