Straccioni o mafiosi. Negli anni della grande emigrazione questo era lo stereotipo degli italiani in America. Invece, fin dall'Ottocento ce ne furono molti capaci di farsi valere negli Stati Uniti: gentiluomini in viaggio di piacere, oppure esuli politici; filosofi desiderosi di studiare il grande esperimento della democrazia; o ancora missionari fra i selvaggi, o soldati di ventura. Infine esploratori, cowboy e corsari. Questo libro racconta le vite straordinarie di tre italiani attivi in America fra il Sette e l'Ottocento: il bergamasco Giacomo Costantino Feltrami (scopritore di una delle sorgenti del Mississippi, grande guerriero ad honorem delle tribù sioux e chippewa ed estensore del primo dizionario della lingua sioux), il siculo-texano Charles Angelo Siringo (cowboy, detective dell'agenzia Pinkerton e scrittore di successo) e il genovese Giuseppe Bavastro vissuto per diversi anni a New Orleans dopo aver fatto il corsaro per Napoleone e il Libertador Simon Bolivar - e forse anche il pirata per conto proprio nel Golfo del Messico.