Il saggio analizza le strutture educative e scolastiche in Europa fra Seicento e Settecento, alla luce della documentazione disponibile e delle condizioni socio-politiche dell'epoca. La carenza di testimonianze storiche riguardo la dimensione operativa del sistema educativo ha portato a privilegiare il pensiero dei teorici, da Erasmo a Comenio, uno dei teorici più rappresentativi. Questi sono i secoli in cui si determina un grande sviluppo delle scuole primarie e secondarie, che assumono la loro tradizionale configurazione, nonostante la varietà dei curricoli. Un fenomeno confermato dalla moltiplicazione dei manuali scolastici, prodotti sia per gli alunni che per gli insegnanti.