Il volume si colloca nel quadro della vasta discussione sui concetti di soggettività e di storia. Dopo una ricognizione sommaria dello stato della discussione, l'autore definisce un nuovo tipo di soggettività qualificata dalla sua passività e ne individua la modalità specifica di essere nel mondo attraverso la nozione etica di responsabilità. Di tale nozione ne viene ricostruita l'imprescindibilità in ogni fondazione etica, quindi la sua centralità nella definizione del rapporto interumano, per ritornare infine alla dimensione della storia attraverso l'indagine del ruolo della responsabilità nel rapporto tra soggetto e umanità.