L'autrice tratteggia una storia intricata familiare vessata dalle separazioni e dal rancore, da silenzi e da un vuoto riempito di dubbi e paranoie. Molti sono i risvolti psicologici, infatti, l'analisi è soprattutto ricamata sulle emozioni dei suoi personaggi, in particolare da quella di Veronica e di sua figlia Maria Luce, attorno alle quali si stringono i restanti componenti con altrettanti e ben definiti ruoli-cardine e compiti esistenziali. Colpi di scena e inaspettati risvolti tengono con il fiato sospeso... L'abbandono di una moglie e madre di famiglia scatena le sorti di un Universo che sembra voler ricucire le anime dilaniate proprio con lo stesso ago da sarto del papà Ernesto...
Perché consiglio di leggere questo libro: il romanzo parte con un andamento lento, in cui ci si sofferma ad assaporare pagina per pagina la delicatezza e la meticolosità con cui i sentimenti e le emozioni vengono descritti. Poi, in un crescendo di avvenimenti e sconvolgimenti, il ritmo diventa incalzante e ci si ritrova ad aver "divorato" le 400 e più pagine in un attimo: ci si scopre legati, affezionati ai personaggi al punto di essere dispiaciuti di doverli abbandonare! (Nicoletta M.)
nicolettamauri - 17/03/2023 17:38