"Fontana è andato in America a cercare Fontana, a cercare se stesso. A trovare una conferma alla qualità e alle modalità del suo fotografare, alla sua poetica fotografica. E' andato a cercare, e l'ha trovata, la "luce" americana; una "luce" che fosse assieme vicina e lontana dalla "luce" dei suoi paesaggi emiliani, quelle foto che lo hanno reso famoso nel mondo. Doveva essere una luce che gli permettesse di trattare il cemento e l'asfalto del paesaggio urbano americano allo stesso modo in cui aveva trattato l'erba e il cielo dei paesaggi della sua terra, lì dalle parti di Modena [...]. E' la luce a dare il giusto rilievo ai volumi dei palazzi, alle insegne pubblicitarie, alle figurette che percorrono quelle strade sconfinate e che sembrano stare al mondo solo perché la loro ombra ne resti scolpita su un muro. C'è una sorta di dittatura della luce nelle foto americane di Fontana, esattamente come c'era nelle sue foto di paesaggi dalle parti di Modena. (Giampiero Mughini)