Un'opera introspettiva che affronta un grande tema, quello dell'Afefobia. Tilda dopo un evento particolarmente traumatico del suo passato, vive da quasi vent'anni nascosta nella propria abitazione, isolata dal resto del mondo. Le uniche persone con cui parla regolarmente sono la domestica e sua sorella minore. Vive la sua vita secondo un ritmo sicuro e preciso, fatto di colori e silenzi, ma improvvisamente, la sua "normalità" viene sconvolta da una serie di avvenimenti... La donna riuscirà a liberarsi del peso opprimente che l'ha inseguita per tutta la vita?
Una storia breve e intensa in cui l'autrice è riuscita a descrivere con molto rispetto e delicatezza una PAURA della quale non ero a conoscenza prima d'ora, L'AFEFOBIA, in mondo oscuro che annulla la voglia di uscire e vivere la vita come tutte le persone normali. Un libro che fa riflettere e pagina dopo pagina si entra nel mondo di Tilda, una donna matura ma piena di insicurezze verso la vita, rimasta troppo colpita dal suo passato che le ha impedito di guardare al suo futuro. Vive le giornate rintanata in casa diventato il suo mondo, attraverso un stile di vita che per molti sarebbe troppo abitudinario, ma per lei costituisce uno scudo e una garanzia nello star bene..ma prima o poi la vita va affrontata anche dentro le quattro mura. Non si può sfuggire alle conseguenze di ciò che abbiamo commesso o scelto. Prima o poi la vita busserà sempre alla nostra porta insieme a quel passato che abbiamo evitato per troppo tempo. Sarà capace Tilda ad affrontarli senza crollare?
Una storia davvero ben fatta! Poche pagine, ma d'impatto che narrano la vita di una donna fragile. Tilda ha scelto di rinchiudersi in sé stessa, ma troverà finalmente il coraggio di dar voce a ciò che l'ha distrutta nel corso degli anni.. perché noi donne siamo delle guerriere.. siamo forti e lo dobbiamo fare per noi stesse verso chi ci ama. Dobbiamo avere sempre la capacità di rimetterci in gioco e di affrontare le conseguenze delle nostre scelte.
TETYANA ATRASHKEVYCH - 21/05/2021 21:18